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Non ce l’ha fatta Silvia Moroni, maestra e mamma di due bambini, strappata dall’abbraccio dei suoi cari a soli 46 anni, da una terribile malattia contro cui combatteva da dieci lunghissimi anni, con grandissimo coraggio e dignità. La stessa forza e determinazione che aveva spinto il marito Alessandro, lo scorso marzo, ad avviare una raccolta fondi utile a sostenere le costosissime cure all’estero, visto che il progredire della malattia aveva ridotto al minimo la possibilità di guarigione in Italia. Quasi duemila le donazioni.
La solidarietà con 2.000 donazioni
«Il giorno che ho lanciato la raccolta non potevo immaginare tanta solidarietà – scrive il marito – che Silvia fosse gioia, dolcezza e amore per ogni persona che abbia avuto la fortuna di conoscerla era cosa nota per me».
«Mai smettere di combattere»
“Never stop fighting”, aveva scritto Silvia sul suo profilo social. Che significa “Mai smettere di combattere”. Sono iniziati i primi contatti con gli ospedali americani, britannici e istraeliani, poi la possibilità di un trials frame in Uk e il parere di un’oncologa del Maine. Ma Silvia non ce l’ha fatta. Si è spenta martedì a Cremona, dove era ricoverata. La fine delle speranze, un dolore immenso. Mamma di due splendidi bambini, Francesco e Caterina, Silvia era una moglie e maestra dolcissima. A lei, il suo alunno delle medie William, aveva dedicato un tema. «La persona che mi ha insegnato di più nella vita? La mia ex maestra Silvia – aveva scritto – perché, come una mamma premurosa, mi ha insegnato per cinque anni la matematica, la gentilezza e l’amore, il valore di me, il rispetto degli altri, a non arrendermi mai». Silvia lascia il marito Alessandro, i figli, il padre Giampiero, la mamma Graziella, la sorella Elisa e parenti tutti. Non sarà facile accettare la sua scomparsa, ma il ricordo del suo luminoso sorriso sarà balsamo per il dolore. Oggi i funerali presso la Cattedrale di San Venanzo a Fabriano da dove la salma proseguirà per il cimitero di Sassoferrato.
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