Morro d'Alba, truffa degli sbiancanti per la pelle: coniugi condannati

Morro d'Alba, truffa degli sbiancanti per la pelle: coniugi condannati
MORRO D’ALBA - Secondo l’ipotesi accusatoria, avevano ordinato migliaia di prodotti cosmetici contraffatti e pericolosi per la salute da vendere agli acquirenti...

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MORRO D’ALBA - Secondo l’ipotesi accusatoria, avevano ordinato migliaia di prodotti cosmetici contraffatti e pericolosi per la salute da vendere agli acquirenti africani in cerca di creme per sbiancare il colore della la pelle. Il carico, proveniente secondo la bolla dalla Francia e dalla Cina, era stato scoperto e sequestrato dal Nucleo della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona in un centro di stoccaggio di Civitanova Marche. Era il novembre 2013. In totale, i militari avevano messo le mani su 180 mila pezzi, sulla carta di proprietà di due coniugi nigeriani residenti a Morro d’Alba. Lui 59 anni, lei 52, entrambi da tempo operanti nel commercio di cosmetici e attivi in tutta Europa, erano finiti al centro di una maxi inchiesta. La procura gli aveva contestato vari reati: dal commercio di sostanze alimentari contraffatte, a quello di medicinali guasti, fino alla frode nell’esercizio del commercio, alla ricettazione e all’introduzione nello Stato di prodotti contraffatti. Ieri mattina, davanti al giudice Francesca Grassi, la fine del processo. Marito e moglie, difesi dagli avvocati Alessio Giovanelli e Michele Liuti, sono stati condannati a scontare due anni e sei mesi di reclusione ciascuno. È caduta l’accusa di commercio di sostanze alimentari contraffatte e il reato di frode è stato riqualificato in un tentativo. Riconosciute, invece, le altre contestazioni mosse dalla procura.
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Corriere Adriatico