Andreea, anche la mamma partecipa alle ricerche. E si muove pure il cane molecolare Bayla

Andreea, anche la mamma partecipa alle ricerche. E si muove pure il cane molecolare Bayla
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MONTECAROTTO Ruderi, pozzi, anfratti e fossati. Nei campi, in mezzo alla boscaglia, nella fitta vegetazione e dentro a casolari diroccati. Le ricerche di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa il 12 marzo 2022 dopo una serata in una roulotte sulla Montecarottese, sono riprese ieri mattina. I carabinieri di Jesi insieme ai cinofili di Bologna hanno sguinzagliato il fiuto del pastore tedesco Bayla, cane molecolare specializzato nella ricerca di cadaveri anche in condizioni ambientali difficili. Unico esemplare in Italia, è stato già impiegato per le ricerche di Saman Abbas.

 

Ora, una sfida altrettanto grande: fiutare tracce del passaggio di Andreea nelle zone tra Montecarotto, Poggio San Marcello, Maiolati Spontini e Castelplanio smettono di essere definiti. Per la prima volta ha voluto partecipare alle ricerche anche Georgeta Cruceanu, la mamma di Andreea, insieme al compagno. La donna, provata dal lungo periodo di assenza della figlia, ha percorso insieme ai carabinieri, ai cinofili e all’Associazione nazionale Vigili del fuoco volontari tutti i territori ispezionati.

Alle 7 sono partiti dalla roulotte dell’ultima festa di Andreea insieme all’ex fidanzato Simone Gresti (unico indagato per sequestro di persona e spaccio), all’amica Aurora e a Francesco, il proprietario del terreno, poi si sono spostati 500 metri più verso Poggio San Marcello, dove hanno setacciato un vecchio rudere. Infine, si sono diretti in via Fonteadamo, a Castelplanio, per controllare un boschetto che inghiotte un casolare diroccato.

I vigili del fuoco hanno lavorato per tagliare l’erba alta e per aprire un varco al cane molecolare, persino utilizzando una trivella con cui sondare il terreno per agevolare le ricerche di Bayla. Ricerche che sono durate diverse ore, ma senza alcun esito. Quelle stesse zone erano già state battute nei primi giorni dopo la scomparsa sia con squadre di ricerche a terra, che dall’alto con i droni. Ogni ipotesi è aperta: si cercano tracce del passaggio della ragazza, così come si cerca il suo cadavere. Non ci si arrende, tanto che anche oggi le squadre riprenderanno a perlustrare altre zone circostanti. Mamma Georgeta rivuole sua figlia. E anche la verità.

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Corriere Adriatico