Figli senza scuolabus: la mamma prosegue la battaglia e si appella al Garante

Figli senza scuolabus: la mamma prosegue la battaglia e si appella al Garante
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MONTE SAN VITO - «Sono passati quattro mesi dall’inizio della scuola e ad oggi non ho ancora ricevuto alcun documento motivato di esclusione dal servizio scuolabus per i miei figli». Queste le parole di una mamma di Monte San Vito, che, qualche giorno prima dell’inizio della scuola, si è vista comunicare telefonicamente il mancato servizio per il trasporto scuolabus per i suoi due figli per il tragitto di ritorno, ottenendo un servizio a metà (pagato per intero), poi sanato per uno solo dei due bambini grazie alla rinuncia di un altro utente. 


«Volendo capire meglio - dice la donna - ho iniziato a fare accessi agli atti ai quali l’Amministrazione ha risposto, tranne nel primo caso in cui è stato necessario un sollecito, non fornendo ciò che nelle istanze veniva richiesto. Esiste un regolamento per tale servizio. Negli accessi ho chiesto copia della graduatoria di ammissione al servizio e degli atti istruttori indicanti l’applicazione dei criteri per i quali si è pervenuti a stilare la stessa». Dice che il Comune le ha rimesso alla scrivente «un generico elenco non costituente graduatoria, privo dell’indicazione di punteggi e criteri applicati e di qualunque motivazione circa il posizionamento dei richiedenti il servizio, indicante genericamente ammessi ed esclusi». «Se i posti a disposizione sono inferiori alle richieste - continua la mamma - qualcuno sarebbe indubbiamente rimasto escluso. Ma ciò deve scaturire dalla corretta applicazione del regolamento».

Sono circa un 30% del totale le istanze presentate ben oltre la data del 31/05 (termine tra l’altro non perentorio). «Sono poco chiari i criteri per cui alcune domande, presentate successivamente a quella dell’interessato, siano state accolte ed altre no». La mamma ha scritto ad Andrea Nobili, il garante regionale per i diritti alla persona, per ottenere risposte in merito alla situazione.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico