Monsano, derubata a cena e beffata Si sfoga sui social, finisce a processo

Un'aula del tribunale di Ancona
MONSANO  - Derubata al ristorante e pure processata. Oltre al danno (il furto di 150 euro spariti dal portafoglio del marito, tra una portata e l’altra), la beffa di...

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MONSANO  - Derubata al ristorante e pure processata. Oltre al danno (il furto di 150 euro spariti dal portafoglio del marito, tra una portata e l’altra), la beffa di una denuncia per diffamazione su Facebook mossa dal titolare del locale e da una dipendente. Ora rischia la reclusione fino a 3 anni e una maxi multa da 2mila euro. Un monito per i leoni da tastiera: state attenti ai feedback che rilasciate sui social, potrebbero tornarvi indietro con gli interessi. Non aveva usato parole leggere la 52enne di Monte San Vito per descrivere su una community, che all’epoca contava oltre 500 iscritti, la brutta esperienza in un noto ristorante di Monsano, nel gennaio 2015. Era andata a cena fuori col marito e il figlio. Al momento di pagare, si sono accorti che dal portafoglio erano spariti 150 euro. «Ci hanno derubato sotto i nostri occhi, non ci siamo accorti di nulla, mio marito aveva il borsello attaccato alla sedia», si era sfogata la donna in un lungo post su Facebook, citando espressamente il ristorante in questione. «Quando è andato a prendere il portafoglio per pagare, non ha più trovato i soldi». Un furto-lampo, di cui la famigliola si è resa conto solo alla cassa. Facile immaginare lo sconforto, ma anche la rabbia e l’imbarazzo. «In aggiunta al danno, anche la beffa - continuava la cliente delusa -. La proprietaria del locale (in realtà, una dipendente, ndr) non ha neanche fatto una mossa, non le è importato nulla, neanche una parola di solidarietà. Ma in che mondo viviamo?». Per quello sfogo  la 52enne viene processata. 
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Corriere Adriatico