Punto da un calabrone a Mezzavalle. Choc anafilattico, finisce all’ospedale

Il gommone di salvamento di Portonovo
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ANCONA - Gita a Mezzavalle con il brivido per un 36enne, finito all’ospedale per la puntura di un calabrone. È andato in choc anafilattico mentre si trovava in spiaggia con gli amici. L’intervento del 118 e del gommone della Società di salvamento di Portonovo è stato provvidenziale.

Ferie forzate e sospensioni, attivati 43 procedimenti per i sanitari senza vaccino. Ecco dove lavorano. Nelle Marche sono 1200 gli operatori no-vax

 

Il paziente ha risposto bene ai primi trattamenti, ma comunque è stato necessario accompagnarlo a Torrette per escludere possibili complicazioni. 


La paura 
L’allarme poco prima delle 17 quando il 36enne ha avvertito male alla nuca per via della puntura dell’insetto. Il gonfiore al collo, il respiro affannoso, un dolore sempre più forte al petto: tutti sintomi di uno choc anafilattico in corso. Non c’era tempo da perdere.

Gli amici hanno subito lanciato l’Sos al Nue 112 che ha girato l’emergenza al 118. Prontamente la macchina dei soccorsi si è messa in moto. Il primo ad intervenire a Mezzavalle è stato l’equipaggio del gommone di Portonovo su cui viaggiava un infermiere in collaborazione con la Croce Verde di Castelfidardo. Il 36enne è stato stabilizzato, trattato sul posto e poi trasportato al molo di Portonovo, dove ad attenderlo c’era la guardia medica.

Quindi, dalla baia è stato accompagnato al Pronto soccorso di Torrette da un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano, con un codice di media gravità. All’ospedale è stato sottoposto a tutti gli accertamenti per verificare l’origine della violenta reazione allergica, scatenata, secondo quanto è stato possibile ricostruire, dalla puntura di un calabrone.

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Corriere Adriatico