SENIGALLIA - Migliora il bambino ricoverato al Salesi, che ha contratto la meningite da pneumococco pur essendo vaccinato. Probabilmente si è sviluppato un ceppo diverso da...
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Ha eseguito tutte le vaccinazioni raccomandate per il calendario vaccinale dell’età del bambino, compresa quella contro la meningite da pneumococco che ha però contratto. Sono in corso accertamenti per individuare il tipo di ceppo, per vedere se era uno di quelli contenuti nel vaccino, e capire poi perché non abbia funzionato nel bambino. Oppure potrebbe essersi trattato di un ceppo diverso, da identificare. Ci vorranno dei giorni per stabilirlo. In città c’era già chi avesse messo in dubbio il fatto che fosse vaccinato aprendo il varco a polemiche che l’Asur ha subito smorzato.
I genitori si sono attenuti a tutte le vaccinazioni previste per i bambini di dieci anni. Ieri pomeriggio è arrivato anche un bollettino medico che rassicura sulle condizioni di salute. «Il paziente ricoverato in isolamento in Pediatria, affetto da meningite batterica da Streptococco Pneumoniae – fanno sapere il dottore Salvatore Cazzato, direttore del reparto e la dottoressa Ines Carloni, medico del reparto - a circa 24 ore dall’avvio della terapia antibiotica, presenta condizioni cliniche in graduale ripresa. In particolare miglioramento della curva termica e delle prestazioni neurologiche, con funzionalità epato-renale conservata. Sta bene, la terapia sta funzionando». Il bambino da qualche giorno stava male. I genitori lo avevano tenuto a casa pensando si trattasse di influenza. Mai avrebbero potuto pensare alla meningite per la quale avevano fatto vaccinare il bambino. Giovedì sera però la situazione è sembrata più grave di un normale malanno di stagione. I genitori hanno portato il bambino in ospedale dove è stato subito ricoverato. La mattina seguente, con una diagnosi di sospetta meningite batterica, è stato trasferito d’urgenza in ambulanza con una staffetta scortata dai carabinieri, all’ospedale pediatrico Salesi ad Ancona. Il timore era che avesse contratto la forma batterica da meningococco, particolarmente aggressiva e potenzialmente letale. Per l’altro batterio era infatti vaccinato.
Subito sono stati informati i contatti diretti del bimbo, dalla famiglia ai compagni di classe. Poi nel corso della giornata è arrivata la conferma che si trattava di pneumococco. La profilassi non era più necessaria. Il bambino è stato sottoposto alla terapia e subito ha reagito bene. Resta ora una domanda alla quale gli esperti stanno cercando di dare una risposta. Perché abbia contratto una forma di meningite per la quale è vaccinato. Se lo stanno chiedendo anche molti genitori. Ciò che conta ad ogni modo è che il bambino stia meglio e sia fuori pericolo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico