Scampato alla strage del Bataclan "Miracolato da papa Wojtyla"

Il profilo Facebook di Massimiliano Natalucci
SENIGALLIA - È stato "miracolato per la quinta volta" Massimiliano Natalucci, il quarantacinquenne di Senigallia rimasto lievemente ferito nell'attentato al Bataclan di...

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SENIGALLIA - È stato "miracolato per la quinta volta" Massimiliano Natalucci, il quarantacinquenne di Senigallia rimasto lievemente ferito nell'attentato al Bataclan di Parigi.








Ne è convinta la sorella Federica: "baciato da papa Wojtyla, in piazza san Pietro a Roma, quando aveva 8 anni, a 15 è scampato alla strage dell'Heysel, dove era andato con nostro padre e uno zio, poi ci sono stati due incidenti stradali gravissimi".







E anche un altro incidente avvenuto nel gennaio 1989, quando un'auto finì nelle acque del porto di Senigallia, provocando la morte di tre studenti. Tutti amici carissimi di Massimiliano e di Laura Appolloni, l'altra senigalliese ferita (ha una scheggia di proiettile nella spalla destra) nell'attentato all'ex teatro di operette diventato tempio dei concerti.



"Massimiliano - racconta oggi Federica - era stato con loro fino a mezz'ora prima, poi era dovuto tornare a casa in anticipo per un'emergenza familiare". Quella tragedia ha particolarmente unito Massimiliano e Laura, che sono sempre rimasti in contatto, anche se il primo poi è andato a vivere all'estero.



Le ore trascorse in attesa di avere notizie la scorsa notte - racconta la sorella - "mi hanno fatto rivivere quelle angosciose dell'Heysel, quando non c'erano neppure i telefonini e non sapevamo cosa stesse succedendo".



Miracolato cinque volte per merito - ribadisce la sorella - "del bacio del papa". A Parigi c'era anche un altro senigalliese, il cuoco Matteo Balducci, che fino a poco prima dell'attacco era nella zona del Bataclan, per poi tornare in albergo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico