SENIGALLIA - Non solo spiagge, i venditori abusivi si sono trasferiti nei parcheggi. E assediano gli automobilisti pure davanti all'ospedale. Se la stagione è ormai agli...
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«Siamo ormai abituati alle inutili provocazioni di Matteo Salvini, ma non bisogna abbassare la guardia verso i messaggi xenofobi, latenti o palesi che siano». Lo afferma Lara Ricciatti, parlamentare di Sel, in risposta ad un tweet del segretario della Lega Nord relativo ad un episodio avvenuto sulle spiagge di Pesaro.
«In spiaggia a Pesaro ha scritto Salvini - due poliziotti (finalmente) sequestrano la merce abusiva a un vu' cumprà, questo piange. Alcuni bagnanti fanno una colletta per aiutare il povero abusivo. Chissà se gli stessi bagnanti dimostrano lo stesso buon cuore per i tanti italiani, disoccupati e in difficoltà, che non sono abusivi?». «Quello che sfugge a Salvini - replica Ricciatti - è che nella nostra comunità spesso (e per fortuna) capita che ci si aiuti senza fare troppo caso allo status nazionale. La guerra ai vu' cumprà, come sprezzantemente chiamati anche dal ministro dell'Interno Alfano, è una guerra ipocrita che colpisce gli ultimi, chi in mancanza di altro sostegno è disposto a vendere merce sotto il sole pur di non delinquere. Ed evidentemente i bagnanti di Pesaro hanno inteso dare una mano a chi stava subendo una situazione ingiusta, sebbene legale».
«Non è di certo così che si combatte la contraffazione - conclude Ricciatti - piuttosto si dovrebbero colpire le aziende che producono merce contraffatta. Ma si sa, colpire le persone più deboli ed esposte è infinitamente più semplice. Si prediligono azioni ad effetto piuttosto che risultati concreti».
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