Tra professore e alunne contatti su Facebook

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JESI - Accusato di violenza sessuale su due studentesse minorenni per quegli atteggiamenti borderline che si configurerebbero come atti di libidine. Mauro Ceccarelli, 58 anni ex docente dell'istituto d'arte Mannucci di Jesi sta affrontando al Tribunale collegiale di Ancona due sue ex studentesse, che lo accusano di averle molestate in classe.




Dietro quei suoi metodi gioviali, secondo l'accusa, vi sarebbero stati comportamenti morbosi nei confronti delle alunne. Gli episodi si sarebbero verificati tra aprile e maggio del 2012 quando le presunte vittime avevano 14 e 15 anni. Una, ora diciassettenne jesina (rappresentata dall'avvocato Francesco Linguiti) avrebbe riferito di una pesante allusione sessuale da parte del prof. "Le si è gonfiato il seno", avrebbe detto lui davanti a tutti, indicandola. Cosa che la fece vergognare al punto che fu costretta a cambiare scuola e per superare quell'umiliazione, ricorrere a un aiuto psicologico. All'altra ragazza - tunisina e all'epoca dei fatti quindicenne (difesa dal legale Tiziano Consoli) - il docente avrebbe alzato la maglietta con uno strumento durante una lezione, scoprendole la pancia e parte del reggiseno.



"Le studentesse si sono costituite parte civile, non solo per avere un risarcimento del danno morale e biologico, ma anche per far emergere la verità effettiva dei fatti e, a prescindere da una condanna, stigmatizzare il comportamento del docente", spiega l'avvocato Tiziano Consoli. Nel corso del dibattimento emergeranno elementi importanti, che sono anche al centro delle indagini condotte dai carabinieri di Jesi su delega del Pm Fortunato: la caratterialità del soggetto e la tendenzialità del reato.



"Quei comportamenti borderline il professore non li aveva solo in classe ma anche privatamente - afferma Consoli - infatti molte studentesse erano state contattate anche su Facebook". Elementi questi, che emergeranno in maniera più circostanziata dalle testimonianze degli ex studenti. Lui, il professore amicone degli studenti nega ogni addebito attraverso il suo avvocato Ennio Tomassoni. "E' costernato, provato e dispiaciuto da quelle accuse - riferisce il suo difensore - che continua a respingere. E' una persona seria, stimatissima. In tanti anni di insegnamento non gli era mai accaduta una cosa simile. Lui preferisce tenere un atteggiamento scherzoso con i suoi alunni. Molti testimoni saranno infatti ex studenti". Il processo è stato rinviato a dicembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico