Detenuto si uccide in cella Un altro ingerisce varechina

Giovanni Aireti
ANCONA - Un suicidio portato a termine e uno tentato. E' il drammatico bilancio di una giornata nera per il carcere di Montacuto. Un detenuto è morto impiccato nella sua...

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ANCONA - Un suicidio portato a termine e uno tentato. E' il drammatico bilancio di una giornata nera per il carcere di Montacuto. Un detenuto è morto impiccato nella sua cella intorno alle 14 e 30. Si tratta di Giovanni Aireti, 64 anni, originario di Frosinone ma da tempo residente a Civitanova Marche. Era detenuto dal 13 gennaio scorso con l'accusa di tentato omicidio, per aver accoltellato al culmine di una lite domestica a Civitanova Alta la moglie Daniela Martini, ferita a una scapola, a un ginocchio e a una mano. Per soccorrere il detenuto è accorsa un'ambulanza della Croce Rossa, ma non c'era nulla da fare. In mattinata un altro recluso della casa circondariale aveva tentato il suicidio. Attorno alle 10,30 un tunisino di 21 anni ha tentato il suicidio.Da una prima ricostruzione il giovane avrebbe ingerito della varechina assieme alle lamette da barba. Prontamente soccorso dal personale della Polizia Penitenziaria il detenuto è stato trasferito in infermeria. Nel frattempo la direzione del carcere aveva provveduto ad allertare la centrale operativa del 118. In carcere sono arrivati l'automedica e un mezzo della Croce Gialla di Ancona. Le condizioni di salute del detenuto sono apparse subito gravi. Immediato il trasferimento al Pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette. Sottoposto ad una serie di accertamenti il giovane è stato ricoverato in ospedale. A preoccupare i medici non tanto le lamette ingerite, ma la quantità di varechina che il ragazzo ha ingerito in quei drammatici momenti quando ha tentato il suicidio. Ipoclorito di sodio che potrebbe aver causato delle lesioni irreversibili alle mucose della bocca e dell'esofago. Solo nelle prossime ore i medici saranno in grado di valutare le reali condizioni del detenuto.
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Corriere Adriatico