MAIOLATI SPONTINI - Il corpo senza vita di Mohamed Ali Slama, il 23enne tunisino residente a Moie scomparso sabato nelle acque del lago di Fiastra, è stato rinvenuto ieri...
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In Italia sono nati gli altri tre fratelli. Diplomato all’Ipsia Pieralisi, lavorava come operaio in una ditta di Serra San Quirico. Ieri il medico legale ha condotto la ricognizione cadaverica, i genitori hanno interessato il Consolato per avviare le procedure burocratiche del rimpatrio in Tunisia, dove Momo sarà sepolto secondo il rito mussulmano. Stretti nel silenzio gli amici che con lui stavano trascorrendo il weekend sulle rive del lago di Fiastra in campeggio. «Sarebbero dovuti tornare a casa lunedì - dice un’amica - dovevo andare anch’io. Sabato sera mia nonna mi ha avvisato che un ragazzo di Moie era annegato a Fiastra, ma non ho pensato a lui. Momo nuotava bene. Poi mi ha telefonato il padre, era strano, silenzioso. Ho chiesto cosa fosse successo e dopo un istante di esitazione mi ha detto “Momo non c’è più”. E mi è crollato il mondo addosso. La nostra era un’amicizia speciale, durava da 15 anni. Non smetto di piangere». Gentile, disponibile e altruista, Momo amava stare in compagnia e usciva con la sua comitiva al Museika di Moie. «Un ragazzo d’oro – dice un altro amico – si faceva in quattro per tutti, se avevi bisogno di una mano lui ti aiutava. Era così generoso, non riesco a capacitarmi. Nuotava così bene». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico