Via Crucis, Veronica Mariani porta la croce al posto del vescovo: chi è la giovane mamma scelta per la Morte del Giusto a Villa Musone

L'organizzatore: "Un messaggio contro i femminicidi"

Morte del Giusto, la croce portata da una donna: il vescovo lascia il posto a Veronica Mariani
LORETO Per la prima volta dopo 47 anni dalla sua istituzione sarà una donna, e non il vescovo di Loreto come da tradizione, a portare in spalla la croce nell’ultimo...

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LORETO Per la prima volta dopo 47 anni dalla sua istituzione sarà una donna, e non il vescovo di Loreto come da tradizione, a portare in spalla la croce nell’ultimo tratto della Via Crucis a Villa Musone. Una scelta che rinsalda il legame della storica rappresentazione della Passione di Gesù con i drammi del presente e le sue croci, rendendo il messaggio devozionale ancora più attuale. Quest’anno “La Morte del Giusto” (venerdì alle 20,30) sarà infatti dedicata a tutte le vittime di femminicidio e soprusi.

 

A trascinare il fardello della violenza sulle donne sarà una giovane mamma di Villa Musone, Veronica Mariani. Trentatré anni: fisioterapista e già allenatrice di pallavolo, sposata e madre di un bimbo, come tante vittime di femminicidio. Da circa 20 anni è una dei 400 figuranti in costume del rito del Venerdì Santo.

Il significato

«Da quando mi è stato comunicato - racconta - ho molto riflettuto sul significato della croce, un peso importante che riguarda tutti. Ho la fortuna di avere una bella famiglia che mi sostiene e non mi fa mai pensare a cose negative, che però esistono. Nella consapevolezza che la violenza fa parte del quotidiano di molte donne e va combattuta con opere di sensibilizzazione, abbracciare la croce, che Gesù per primo ha preso sulle sue spalle, significa cercare nella fede la speranza e la salvezza. Perché la vita, è questo il messaggio de “La Morte del Giusto”, anche se viene tolta non finisce con la morte».

Oltre al tema dominante del femminicidio, in questa edizione de “La Morte del Giusto” troverà spazio anche una «riflessione dedicata ai bimbi vittime di tutte le guerre, senza distinzioni - spiega Gino Principi, Presidente del Ctg Val Musone che organizza l’evento religioso –. Infatti, accanto alla ragazza che si caricherà sulle spalle la Croce, ci sarà un bambino. Saranno espresse importanti considerazioni di natura teologica su questi temi, citando i Vangeli e S. Tommaso D’Aquino».

Ancora una volta la sacra rappresentazione di Villa Musone dimostra così il suo perfetto equilibrio tra narrazione evangelica e attualità: da un lato ricostruzione storica fedele, dall’altro elementi di modernità per calare il messaggio nel presente attraverso gli espedienti del narratore esterno delle scene, e del coro che, come nelle antiche tragedie greche, puntualizza i passaggi più salienti, e i crociferi, simbolo delle tante sofferenze del mondo. Fattori che la rendono un unicum nel panorama dei riti della settimana santa. Non per altro “La Morte del Giusto” rientra nel gruppo delle 32 sacre rappresentazioni italiane che ambiscono al riconoscimento come patrimonio culturale materiale dell’Unesco.

 

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Corriere Adriatico