Ancona, si spoglia in tribunale e lancia un bidone dal quinto piano

Ancona, si spoglia in tribunale e lancia un bidone dal quinto piano
ANCONA - E’ finito al carcere di Montacuto il 25enne somalo arrestato dai Carabinieri martedì sera dopo aver commesso un furto di un tablet in una villetta nel...

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ANCONA - E’ finito al carcere di Montacuto il 25enne somalo arrestato dai Carabinieri martedì sera dopo aver commesso un furto di un tablet in una villetta nel quartiere dei giardini di viale Cavallotti. L’uomo si era trovato faccia a faccia con la proprietaria dell’abitazione, una 91enne che aveva allertato il 112.

 

Davanti al giudice del Tribunale di Ancona per l’udienza di convalida, svolta sabato scorso, il somalo ha dato in escandescenze mostrando un comportamento che solleva dubbi sulla sua sanità mentale. In attesa del suo turno, ha afferrato un bidoncino dei rifiuti scagliandolo nel vuoto, dal ballatoio del quinto piano del Palazzo di Giustizia fino all’androne sottostante. E per fortuna, nessuno si trovava di sotto in quel momento pertanto non ci sono stati feriti.

Il raptus 


Bloccato dai militari e condotto davanti al giudice, il somalo ha dapprima inveito contro il magistrato perché indossava la mascherina, poi in un raptus fuori controllo si è denudato completamente. Ricondotto alla decenza, nell’indignazione e nell’imbarazzo generale, il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto che l’uomo – senza fissa dimora – venisse condotto in carcere, disponendo anche una perizia psichiatrica. Già prima di essere arrestato in flagranza per il furto nell’abitazione della 91enne, il somalo, presenza fissa e molesta ai giardini di viale Cavallotti, si era reso responsabile di comportamenti borderline tanto che più volte erano intervenuti sia i militari che i sanitari del 118 per calmarlo o accompagnarlo in ospedale.

La settimana scorsa aveva creato scompiglio ai giardini pubblici di Jesi, mettendosi a urinare di fronte a un gruppo di bambini che stavano giocando sulle altalene, tanto che le mamme che avevano chiamato il 112. Spesso lo si vedeva dormire sul monumento ai Caduti e a nulla erano valsi i tentativi di allontanarlo, perché tornava sempre e, con atteggiamenti aggressivi, cercava di farsi dare da bere e da mangiare dagli avventori del parco. Da settimane si rendeva protagonista di furterelli e di atteggiamenti bizzarri, come raccogliere le cicche di sigaretta da terra per finire di fumarle o bere dalla fontana e dalla vasca dei pesci. Portato in ospedale per essere sedato, puntualmente scappava fuggiva per ritornare ai giardini, dove è stato poi arrestato. 


 

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Corriere Adriatico