La Madonna di Leonardo per un mese sarà esposta al Museo Civico Molajoli

La Madonna di Leonardo per un mese sarà esposta al Museo Civico Molajoli
FABRIANO - Con uno dei dipinti più belli di Leonardo, nell’anno che celebra i cinque secoli dalla sua morte, Fabriano onora la conferenza delle Città creative...

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FABRIANO - Con uno dei dipinti più belli di Leonardo, nell’anno che celebra i cinque secoli dalla sua morte, Fabriano onora la conferenza delle Città creative Unesco, che si terrà qui dal 10 al 15 giugno. La Madonna Benois, dal 1914 custodita al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, volerà nelle Marche, dove sarà esposto dal 1° giugno, per l’intero mese, al Museo Civico Bruno Molajoli. 


Il capolavoro, realizzato tra il 1478 e il 1482, quando Leonardo aveva meno di trent’anni, rappresenta la Madonna col Bambino in braccio, su un indefinito sfondo scuro, in cui si staglia la luce di un’elegante bifora. Non si scorge alcun paesaggio, dalla finestra, ma solo il cielo. «Simbolo dell’Assoluto», fa notare Vittorio Sgarbi. E Maria ha le fattezze di una giovinetta, realisticamente divertita dal tentativo del Bimbo di prendere tra i ditini grassottelli un fiore bianco, simbolo della Croce, che la Mamma gli porge. Questa incantevole opera sarà per la seconda volta in Italia. Era stata infatti prestata dal museo di San Pietroburgo soltanto tre volte: a Parigi nel ‘35, agli States (a Washington Dc, New York e Los Angeles) nel 1979, infine nel 1984 a Firenze. Fabriano compete dunque con vere capitali dell’arte del mondo. E il Museo Civico intitolato a Molajoli, scrigno di capolavori dei Maestri marchigiani, in testa il grande Gentile, per un mese si accende di una nuova luce. L’esposizione della Madonna Benois sarà metà di studiosi ed esperti. E di un vasto pubblico. 

Si prevede infatti un’altra sola tappa in Italia: a Perugia, dove sarà in mostra dal 4 luglio al 4 agosto. Si valorizza così la vocazione espositiva di Fabriano e della regione, e questo evento eccezionale costituirà un moltiplicatore di interesse, volano anche per la visita delle altre magnifiche mostre aperte sul territorio fino a estate inoltrata, tra cui quella dedicata a Leonardo, a Palazzo Ducale di Urbino, e quella di Fano, sull’Uomo Vitruviano. Ma non solo Leonardo: da nord a sud, sono molte le esposizioni di richiamo internazionale. 

Si riaccendono i riflettori mondiali su Fabriano, che in occasione del convegno delle Città creative Unesco vivrà una settimana di attività frenetica, di grande eco. Designata a ospitarne il Meeting annuale 2019, già da mesi si prepara a ospitare più di 400 delegati da tutto il mondo, che si confronteranno sui temi che il network sviluppa: la creatività rivolta alle Città Sostenibili. Il progetto di candidatura era stato promosso dalla Fondazione Aristide Merloni, che gestisce le attività di Fabriano Città Creativa, il cui staff, diretto da Francesca Merloni, curerà nei minimi particolari l’evento. 


E davvero niente sembra essere stato lasciato al caso, se un’opera così significativa, dell’artista che più di ogni altro ha esaltato una creatività eccelsa e poliedrica, giunge qui nelle Marche, nell’Anno Leonardesco. E mentre ci si augura che tutta l’Italia sappia tributare al suo Genio il più splendido omaggio, Fabriano centra il bersaglio. La nostra arte, dispersa nel mondo, segnala l’eccellenza raggiunta dalla cultura italiana nel Rinascimento. Ogni ritorno di quei capolavori nella terra che li ha generati è un segnale che di quella civiltà il nostro paese sa ancora andare orgogliosa. 
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Corriere Adriatico