JESI - Impunito. Anzi no. Il writer della stazione, colpevole di aver imbrattato con una propria dedica d’amore le pareti del sottopasso pedonale che collega lo scalo al...
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E ora la sua famiglia, dato che si tratta di un minore, provvederà a rimediare al danno, pagando al Comune la ritinteggiatura. A rivelarlo è la comandante della Polizia Locale Liliana Rovaldi, insieme all’assessore alle politiche giovanili Marisa Campanelli, che annuncia una serie di prossime iniziative dell’amministrazione nel campo della prevenzione del disagio dei minori.
L’autore del gesto vandalico è un ragazzino, italiano, di quindici anni. Ignaro della presenza nel sottopasso della telecamera, che lo stava riprendendo mentre, con lo spray, scriveva sulla parete da poco imbiancata quella dedica alla fidanzatina, che era peraltro presente insieme a lui in quel momento. «Stiamo parlando di minori e in particolare di un ragazzo che vive problematiche sociali e familiari. Per questo sono stata inizialmente restia a parlare pubblicamente della cosa» ha spiegato la comandante Rovaldi il perché, inizialmente, fosse stato invece detto che le telecamere non avevano ripreso il responsabile di un gesto che configura comunque un reato, quello di danneggiamento.
«L’imbrattamento è avvenuto lo scorso 21 settembre. Ce ne siamo accorti grazie all’attenzione particolare che in quei giorni, a ridosso delle Fiere di San Settimio, abbiamo avuto nei confronti di tutti gli accessi in città- dice Rovaldi- ma ho preferite compiere un certo tipo di percorso, prima di arrivare subito e in maniera drastica alla semplice segnalazione all’autorità competente, la Procura minorile, che pure dovrà avvenire». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico