Via al ponte San Carlo di Jesi, occhio alle bombe: «C’è il rischio di trovare residuati bellici»

Via al ponte San Carlo, occhio alle bombe: «C’è il rischio di trovare residuati bellici»
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JESI Oggi la firma sul contratto d’appalto per demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo, affidato per poco meno di 6,4 milioni di euro. «A marzo – ha spiegato ieri in Consiglio il sindaco Lorenzo Fiordelmondo - il via alle verifiche sull’area, a partire dall’eventuale presenza di residuati bellici, dato che è stata zona di bombardamenti. Stiamo organizzando il questionario col quale raccogliere dalle famiglie residenti le indicazioni sulle azioni da mettere in campo per contenere i disagi». 

 
La prima ha appena ottenuto il via libera della Giunta regionale, cui il Comune aveva chiesto di attivare un dispensario farmaceutico a Minonna nel periodo in cui il quartiere si troverà diviso dalla città dopo l’abbattimento del ponte attuale e nei mesi – 10 almeno – in cui non sarà ancora stato completato il nuovo. La Giunta ha dato disposizione all’Azienda sanitaria territoriale di procedere all’autorizzazione della gestione del dispensario, in raccordo con una farmacia del territorio che individuerà nel quartiere i locali. Il punto di distribuzione di medicinali e dispositivi farmaceutici sarà a servizio di Minonna e delle frazioni di Mazzangrugno, Castelrosino, Gangalia. «Nel corso dell’incontro avuto coi residenti per illustrare tempistiche e modalità della demolizione e ricostruzione del ponte – è il commento di Fiordelmondo - ci eravamo presi l’impegno di individuare soluzioni che potessero attenuare gli inevitabili disagi che i tempi avrebbero creato. Questa è una prima concreta risposta». Ma intanto il primo cittadino tocca in Consiglio anche il tema manutenzioni, nel giorno in cui sono scattate in viale della Vittoria le nuove prove di verifica sulle alberature a rischio e si parla anche dei blocchi di cemento posizionati, come temporanea misura di sicurezza, intorno ai pali della pubblica illuminazione ammalorati lungo lo stesso viale. 

Le emergenze

«Dagli alberi ai pali, credo il gong sia suonato nelle ultime settimane in diverse situazioni emergenziali - afferma Fiordelmondo – segno di un deficit di cura e manutenzioni negli anni evidente. Ad ogni occasione di maltempo ci siamo trovati a dover affrontare urgenze e emergenze sulle quali dirottare di volta in volta risorse». E sullo stesso tema si è espressa l’assessore ai lavori pubblici Valeria Melappioni, rispondendo alla esponente di Fratelli d’Italia Chiara Cercaci in merito alla mancata realizzazione della prevista nuova area di parcheggio nell’area fra via Garibaldi e via dei Mille e alle condizioni in cui versa attualmente la stessa. «Nessun degrado – ha replicato Melappioni a quanto affermato nella sua interrogazione da Cercaci – dato che i nostri operai comunali, nonostante siano appena in otto a doversi occupare di tutto ciò che è presente sul tessuto urbano, da alcuni giorni sono riusciti a sistemare anche quell’area. Resta l’indirizzo di realizzarvi un parcheggio e le risorse erano allo scopo già state individuate alla fine dello scorso anno».

I finanziamenti

Continua Melappioni: «Le abbiamo però dovute poi indirizzare alla gestione di situazioni di emergenza, per la riapertura di una strada cittadina rimasta interrotta per il maltempo, e alla copertura economica di quanto a carico del Comune per i lavori sulla scuola Federico II». Il park si farà ma, come deliberato nell’ottobre scorso, con una manciata di stalli in meno e alcune porzioni di verde in più rispetto a quanto definito e previsto dalla precedente amministrazione. 

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Corriere Adriatico