Jesi, politica agitata. Bacci: «Una priorità rifare corso Matteotti. La città paga ancora i debiti del Pd»

Corso Matteotti, polemica caldissima
JESI - Bagarre sul mutuo da 2,5 milioni per finanziare il rifacimento di corso Matteotti. Per il Pd si tratta di una scelta da rivedere ritenendo che «prioritario sia rifare...

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JESI - Bagarre sul mutuo da 2,5 milioni per finanziare il rifacimento di corso Matteotti. Per il Pd si tratta di una scelta da rivedere ritenendo che «prioritario sia rifare Ponte San Carlo, vera emergenza cittadina, mentre corso Matteotti può aspettare». Il sindaco Bacci ha respinto al mittente le critiche definendo «paradossale chele critiche al bilancio giungano da chi, come il Pd, ha governato per oltre 35 anni la città lasciando il Comune con le toppe nel sedere e i quartieri in uno stato di pietoso degrado». A dar man forte al primo cittadino il gruppo di maggioranza Jesiamo che «leggendo alcune comunicazioni da parte dell’opposizione» sente «la necessità di fare chiarezza». 


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Il gruppo di maggioranza ricorda al pd come «la regolamentazione della sosta a pagamento, da cui piazzale delle Conce non può essere escluso, e il rifacimento di corso Matteotti sono ormai interventi non più prorogabili. Che suscitino polemiche e accesi confronti e nella normale natura delle questioni, ma dobbiamo anche riconoscere che non può prevalere la politica del non fare e del rimandare rispetto a quella dell’affrontare le problematiche e, con le dovute attenzioni, risolverle».

 

Jesiamo sottolinea come l’intervento di corso Matteotti «era nel nostro programma di mandato, quello per cui siamo stati votati, e questo si chiama assumersi le responsabilità. Il progetto di corso Matteotti risale al 2005, chi oggi lo contesta è lo stesso partito che quasi 15 anni fa lo ha riposto in un cassetto, ricoperto di polvere e lasciato li a deperire - la puntualizzazione al gruppo Pd - facendo oggi il puntiglioso sui ritardi dei cantieri altrui, dei cantieri di chi ha la serietà e la capacità di aprirli. Cosa non si fa per il consenso elettorale».
Tra le priorità Jesiamo include «anche la costruzione del nuovo Ponte San Carlo, e questo lo abbiamo sempre sostenuto. Ma è una priorità da condividere con gli altri enti locali interessati vista l’importanza dell’opera. Le parole dell’assessore Renzi è più facile pensare ad un aiuto da Roma che da Provincia o Regione accentuano ancora una volta, dopo il non voto al biodigestore, una distanza di vedute per quello che riguardano le priorità su questo territorio da parte del Partito Democratico locale e quello provinciale o regionale».


Ma cìè anche un altro argomento su cui il gruppo Jesiamo non fa sconti al Pd. «Notiamo sempre da parte del Pd, solo ora molto attento a tutte le spese, il silenzio assoluto e la mancanza di qualsiasi commento sull’ennesimo riconoscimento di un debito fuori bilancio approvato, e non potrebbe essere diversamente, durante i lavori di ieri in Consiglio comunale. Tale debito è relativo ad una causa risalente ai primi anni del 2000 - si sottolinea nlla nota - La sentenza ha condannato il Comune di Jesi ad un risarcimento economico di 230mila euro che porta, dal 2012 ad oggi, ad un’uscita di 3,3 milioni di euro dalle casse comunali per errori non nostri. E ti parlano di priorità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico