Il volontariato piange Roberto, sentinella della città e punto fermo della Protezione civile

Roberto Cotichelli
JESI - Il mondo del volontariato perde un punto di riferimento. Si è spento ieri mattina all’ospedale “Carlo Urbani” Roberto Cotichelli, 83 anni. Lottava...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

JESI - Il mondo del volontariato perde un punto di riferimento. Si è spento ieri mattina all’ospedale “Carlo Urbani” Roberto Cotichelli, 83 anni. Lottava contro una malattia. Infaticabile pilastro della Protezione civile di Jesi con l’associazione nazionale Carabinieri “Leoni Rampanti”, nei mesi scorsi si era sottoposto a un intervento chirurgico in seguito al quale era stato ricoverato.


 

Un declino progressivo, fino al decesso di ieri. 


L’impegno
Sempre gentile, disponibile e attento a tutto ciò che accadeva nella sua amatissima Jesi, Roberto indossava la divisa della Protezione civile ed era sempre presente a ogni evento. Fare gruppo, essere al servizio della collettività e degli altri lo facevano stare bene. La Protezione civile era la sua seconda famiglia. Collaborava con il Comune, fedele sentinella delle condizioni dei giardini pubblici e degli arredi dei parchi, alla vigilanza alle manifestazioni sportive e alle feste.

Era orgoglioso di essersi fatto fotografare con i personaggi più noti della sua Jesi, dai campioni dello sport ai cantanti, musicisti, attori. Personaggio, in fondo, lo era pure lui. I suoi genitori da piccolo avevano una bancarella di giocattoli in piazza della Repubblica, lui era abituato a frequentare il centro e guardarsi intorno con occhi capaci di vedere il bello ovunque.

Per questo suo forte legame con Jesi, gestiva dei gruppi Facebook per dare risalto ai personaggi jesini e ai fatti che accadevano in città. Ed era attivissimo amministratore, pronto al dialogo e ad accogliere i nuovi iscritti. Oggi il suo sorriso manca a tutti, alla famiglia in primis, alla Protezione civile e ai tanti amici social.

La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale dove oggi sarà aperta la camera ardente. I funerali con ogni probabilità saranno celebrati domani nella chiesa di San Francesco d’Assisi. Lascia la moglie, il figlio, i fratelli e i nipoti. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico