Jesi,lacrime per Cinzia e Sabina. Anche i colleghi superstiti ai funerali delle operaie morte con l’auto nel canale

fiumi di lacrime per Cinzia e Sabina. Anche i colleghi superstiti ai funerali delle operaie morte con l’auto nel canale
JESI  - E’ un addio commosso e carico di emozione quello per Cinzia Ceccarelli, 58 anni e Sabina Canafoglia 51, le colleghe della Elica di Mergo unite dallo stesso...

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JESI  - E’ un addio commosso e carico di emozione quello per Cinzia Ceccarelli, 58 anni e Sabina Canafoglia 51, le colleghe della Elica di Mergo unite dallo stesso tragico destino dal terribile incidente di lunedì nel canale Sant’Elena. Ieri pomeriggio a Santa Maria del Piano per Cinzia e a San Giuseppe per Sabina, la celebrazione dei funerali.

 

Cerimonie quasi in contemporanea, ma scandite da ricordi, commozione e tante lacrime. Parole di speranza e riconciliazione quelle scelte da don Federico Rango – che ha concelebrato assieme a don Adelio Papi – per il saluto a Cinzia Ceccarelli, di cui hanno ricordato l’allegria, la voglia di stare con gli altri e la capacità di condividere la vita. «L’autunno con i suoi colori accompagna il nostro paesaggio - ha aggiunto - con cambiamenti, colori e alberi che sembrano morire, eppure ogni passaggio, anche della natura, dobbiamo viverlo come l’attesa di un nuovo germogliare. In questo passaggio ci legherà l’affetto per Cinzia. Non moriremo in eterno ma siamo chiamati a germogliare e risorgere».

All’esterno della chiesa, un gruppo di amiche ha intonato “La favola mia” di Renato Zero, canzone cui Cinzia era molto legata. Accanto ai fratelli Nando e Francesco anche gli altri due colleghi, Matteo Guerri e Sabrina Gasparini superstiti del tragico incidente al canale. Hanno poi raggiunto la chiesa di San Giuseppe, dove don Luigi Reccia ha cercato di confortare i familiari di Sabina Canafoglia. «Qualsiasi parola rischia superflua adesso - ha detto - solo nel silenzio si può cogliere il senso e la speranza di questi frangenti della vita che ci sfuggono. Viviamo quanto accaduto a Sabina come una delle più grandi ingiustizie, non è quel che dovrebbe accadere a una mamma che dovrebbe assistere il marito, veder crescere i figli, realizzare i loro sogni. Ma dobbiamo guardare l’esistenza dalla prospettiva di Dio…». Toccante il saluto dei figli Chiara e Davide, del marito Andrea.

«Cara mamma, senza te è tutto diverso ci manca tutto di te, eri sempre pronta ad aiutarci, c’eri sempre. Quando uscivamo ci chiedevi di mandare un messaggio e se lo dimenticavamo scrivevi o chiamavi tu. Sapevi fare tutto, tanti dolci buoni…il ciambellone alla Nutella il nostro preferito e non sappiamo se riusciremo a farlo più buono come il tuo. Ora abbiamo un vuoto incolmabile dentro, quando sentiremo le canzoni dei tuoi gruppo preferito, i Nomadi, ci sembrerà di averti lì con noi. Ti vogliamo bene. Ci manchi». Lunedì alle 19,5 dai cancelli della Elica di Mergo partirà una fiaccolata fino al punto del disastro per ricordare Cinzia e Sabina. Stesso orario e luogo dell’incidente. 

 

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Corriere Adriatico