Gang di ragazzini senza freni a Jesi: insulti e bestemmie a donne e anziani

Gang di ragazzini senza freni a Jesi: insulti e bestemmie a donne e anziani
JESI  - Insulti, bestemmie e gesti espliciti. Una scia di volgarità che accompagna il passeggio di donne, ragazzine e anziani nel quartiere di Largo Salvador Allende....

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JESI  - Insulti, bestemmie e gesti espliciti. Una scia di volgarità che accompagna il passeggio di donne, ragazzine e anziani nel quartiere di Largo Salvador Allende. E’ successo nei giorni scorsi e l’esasperazione è al limite. Come la tolleranza. A denunciare quanto sta accadendo sono le vittime di una banda di ragazzi, tra i 14 e i 15 anni, stranieri, che stazionano sulle panchine e sui muretti del quartiere.

 

Questa banda di giovanissimi spesso si lascia andare a commenti e comportamenti fuori misura. Episodi reiterati, che si sono verificati a ridosso dei weekend. Alcune delle persone bersagliate si sono rivolte ai carabinieri chiedendo maggiori controlli nel quartiere e un intervento mirato per far smettere quei ragazzi. 
Secondo quanto ci racconta un testimone, i bersagli preferiti di questa gang – un gruppetto composto da almeno 5-6 giovani – sarebbero proprio le cosiddette fasce deboli: donne che fanno jogging, che portano a spasso il cane o frequentano gli esercizi commerciali del quartiere, anziani a passeggio o le giovanissime che fanno sport o frequentano la zona, che la attraversano per raggiungere i vicini giardini pubblici di viale Cavallotti.

Persone innocenti, “colpevoli” solo di passare sul marciapiede davanti allo stuolo di giovanissimi che, puntualmente, si lasciano andare a comportamenti sciocchi e volgari. Le donne vengono etichettate con appellativi offensivi, volgari, gesti espliciti, per gli anziani ci sono diversificati tipi di bestemmie. Commenti pesanti, vere e proprie molestie verbali, per le ragazze, specie se vestite con abbigliamento sportivo o pantaloncini. E se qualcuno si permette di riprenderli o di rispondere loro di smetterla, fioccano insulti o minacce.

«Fanno i forti, i gradassi, sia per il fatto di essere in gruppo che per l’età, sono minorenni, sono convinti che nessuno possa fare loro qualcosa», racconta una delle vittime, esasperata. Qualcuno ha allertato il 112, qualcun’altra ha informato il marito dell’accaduto. I vari episodi sono stati segnalati al comando Compagnia carabinieri di Jesi: i militari hanno acquisito le informazioni del caso e disposto controlli mirati nella zona per individuare la gang, per la quale è ormai tempo di non scherzare più. 

 

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Corriere Adriatico