Frana il terreno, ragazzino finisce nel fiume a Jesi. Era con la bici, salvato da una passante con un guinzaglio

Frana il terreno, ragazzino finisce nel fiume. Era con la bici, salvato da una passante con un guinzaglio
JESI  - Va in bici con gli amichetti sulla ciclabile, ma il terreno frana e finisce in acqua. È la sequenza di terrore vissuta ieri a Borgo Minonna da un ragazzino che...

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JESI  - Va in bici con gli amichetti sulla ciclabile, ma il terreno frana e finisce in acqua. È la sequenza di terrore vissuta ieri a Borgo Minonna da un ragazzino che stava trascorrendo il pomeriggio in sella sua bicicletta. A un certo punto, il terreno sul lungofiume è crollato e lui ha perso l’equilibrio, finendo nell’acqua.

A tirarlo fuori dell’Esino è stata una signora che stava passeggiando con il cane. Vedendo la scena e gli amici del ragazzino che stavano urlando, si è portata ai margini del fiume e ha lanciato al giovane il guinzaglio del cane. È con la fune improvvisata che l’ha aiutato a tirarlo fuori. Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Jesi e gli operatori del 118. Il ragazzino non sarebbe in pericolo di vita. 


Le piogge


 

Intanto, le forti piogge hanno determinato a Rosora un ulteriore crollo di altri 3-4 metri lineari della cinta muraria di piazza Antonio Ferri, già interessata da un grave crollo. Inoltre, spiega il sindaco Fausto Sassi, la porzione di muratura crollata si è ulteriormente e pericolosamente abbassata a valle, arrivando vicinissima al sottostante terreno e alla strada comunale della Contrada Pratelli, che è stata prontamente chiusa con apposita ordinanza. L’ondata di maltempo ha provocato un crollo di quasi 30 metri lineari di cinta muraria. 

Il bando
 

Il 10 febbraio dello scorso anno il Comune ha partecipato al bando e chiesto al Ministero dell’Interno un contributo di 560.000 euro per la messa in sicurezza della cinta muraria, sta attendendo la graduatoria dei progetti. «Probabilmente però - precisa il sindaco - vista la gravità del danno e l’ulteriore crollo di questa notte, dovremo provvedere alla ricostruzione complessiva della cinta muraria, mi sto confrontando su questo con i tecnici». Insomma, il muro di contenimento di piazza Ferri è sorvegliato speciale, così come il fiume Esino che è tornato al livello di guardia dopo aver tenuto col fiato sospeso 50 famiglie residenti nella parte più a valle di Jesi. 


Su tutto il territorio si sta cercando di arginare i danni del maltempo, la situazione più grave al campo da rugby e al ristorante “Terzo Tempo club house” dove i danni superano i 20.000 euro. «Colpito il cuore del nostro Club - spiega il presidente Luca Faccenda - il campo in erba, gli spogliatoi, i locali che ospitano Club House, segreteria, il negozio. Proprio il campo in erba ha subito il colpo maggiore: ci dovremo mettere mano, una volta asportato il limo che lo ha invaso, il terreno diventerà duro». Tanta la solidarietà dal mondo rugbistico di tutta Italia. «Molti Club italiani - ha reso noto il Club jesino - ci stanno dimostrando la loro vicinanza, siamo veramente grati per la loro generosità».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico