JESI - Convinto dei tradimenti da parte della moglie, avrebbe cercato di denigrarla pubblicamente attraverso offese e insulti pronunciati al bar del piccolo paese dove vivevano. E...
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L’uomo, suo connazionale e di un anno più grande, ieri è stato rinviato a giudizio dal gup Paola Moscaroli. L’accusa è maltrattamenti in famiglia. Sarebbero avvenuti a cavallo tra il 2013 e il 2014 in un paesino della Vallesina, dove entrambi si erano trasferiti dall’Olanda con il sogno di vivere in mezzo alla natura. Insieme avevano anche avviato un bed and breakfast, rimasto nelle mani della donna dopo l’avvenuta separazione e il trasferimento dell’ormai ex marito in un’altra zona. Il processo per l’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Cutrona, inizierà tra oltre un anno: il 2 aprile 2019. L’olandese, che ormai vive lontano dalla Vallesina, ha sempre respinto ogni accusa. Stando alla sua versione, tutti i due sarebbero stati attivi protagonisti delle discussioni, avvenute quando il loro matrimonio era in crisi. Si sarebbe incrinato a partire dal 2013, cinque anni dopo la loro decisione di partire dall’Olanda per stabilirsi in Italia. La gelosia e la rabbia provati nei confronti della donna, avrebbero spinto il 48enne a insultarla, spesso pubblicamente, rinfacciandole le sue presunte scappatelle con altri uomini. In molte occasioni, i litigi con insulti sullo stile di vita della 47enne sarebbero andati in scena nel bar del paese. Dunque, molti testimoni avrebbero ascoltato le conversazioni dei due ex coniugi.
La procura contesta all’imputato anche un episodio di violenza fisica che aveva costretto al donna a rivolgersi al pronto soccorso. Le botte sarebbero avvenute durante una pesante discussione e avrebbero definitivamente spinto la vittima ad andare dalle forze dell’ordine per denunciare tutto. Di lì, l’avvio della separazione e l’inizio del procedimento penale per il 48enne. Con la denuncia, le strade dei due si sono separati e si è infranto anche quel desiderio iniziale che li aveva spinti a lasciare il loro paese per trovare tranquillità e pace in mezzo alle campagne marchigiane. Invece del relax tra la natura, lui dovrà fare i conti con un processo penale. Lei non si è ancora costituita parte civile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico