JESI - Storia senza fine quella dell'impianto di risalita fra via Castelfidardo e piazza della Repubblica ancora in attesa di apertura. Servono altri lavori, sia pur di non...
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La realizzazione di un cassonetto resistente al fuoco all'interno del vano ascensore è stata richiesta dai Vigili del Fuoco in sede di modifica del Certificato di Prevenzione Incendi del Teatro Pergolesi, visto l'inserimento dell'ascensore all'interno della struttura. Necessari poi il completamento del sistema di soccorso a distanza, la modifica dei portoni di ingresso lungo via Mazzini e quella del locale macchine dell'ascensore a valle. Nel conto anche scavi, allacci e ripristino delle superfici per il collegamento delle condotte fognarie rinvenute in corso d'opera all'interno dei locali.
"I lavori sono già in corso d'effettuazione, è previsto per la prossima settimana il sopralluogo definitivo sul posto al quale presenzieranno la ditta che sta intervenendo, la direzione dei lavori e i tecnici comunali" riferisce l'assessore ai lavori pubblici Mario Bucci. Il tutto dovrà poi tenere conto della necessità di attendere l'ultimo via libera alla messa in funzione dalla Ustif, l'ente preposto. "M auguro comunque- dice Bucci - di riuscire ad arrivare all'apertura dell'impianto entro l'estate".
La è risalita attesa ormai da qualche anno. Consiste di due ascensori comunicanti che si incrociano in via Mazzini all'interno di un edificio di proprietà pubblica, realizzati con circa 800 mila euro finanziati con risorse derivanti da oneri di urbanizzazione dell'ex Sima (attraverso l'escussione di una polizza fidejussoria) e un contributo regionale. La costruzione dell'impianto era stata avviata dalla precedente amministrazione guidata dal sindaco Belcecchi, puntando però per il tratto via Castelfidardo-via Mazzini su di un ascensore esterno intorno al quale si erano addensate le polemiche per l'impatto sul colpo d'occhio offerto da quella parte di città. All'insediamento la nuova giunta Bacci si era decisa nel 2012 per il cambio di progetto: giù la struttura in ferro a sostegno dell'ascensore esterno che era già stata costruita, era stato avviato il complesso iter di verifiche e autorizzazioni per far passare invece l'impianto all'interno della galleria demaniale San Giovanni. Proprio nel corso dei lavori, all'interno di quest'ultima erano state notate le infiltrazioni d'acqua che hanno poi rivelato la rottura della fognatura sulla sovrastante via Mazzini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico