JESI - Panico ieri alla fermata del bus. E’ successo verso le 13.30 alla fermata di via Setificio, vicino agli Orti Pace, a pochi passi dal centro. Mentre un...
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Jesi, scoppia una rissa al Vallato sfregiato con un collo di bottiglia
Discoteca e drink, fuori scoppia la rissa Un ragazzo resta a terra, ferito alla testa
Immediato l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Jesi che negli ultimi mesi hanno incrementato la vigilanza nei pressi degli istituti scolastici e delle fermate dei bus, per tutelare proprio la sicurezza degli studenti e per contrastare anche il fenomeno dello spaccio di stupefacenti tra i giovanissimi. Il loro intervento provvidenziale ha evitato il peggio. In pochi istanti si è creato un fuggi-fuggi generale, sia dei protagonisti della furibonda lite che di altri presenti, forse spaventati dalle possibili conseguenze. Malgrado le bottiglie rotte usate come oggetti contundenti e la confusione generata, i carabinieri sono comunque stati in grado di salvare un ragazzo, 30enne, che stava avendo la peggio nella zuffa. Il ragazzo, raggiunto da una raffica di calci, pugni e bottigliate, ha riportato nella colluttazione delle escoriazioni e delle contusioni, comunque non gravi. Il giovane è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Urbani, se la caverà con pochi giorni di prognosi. Le sue condizioni non sono gravi per fortuna. I carabinieri, che stanno cercando di ricostruire i fatti e le responsabilità, nella confusione generale che si era ingenerata, non escludono che altri possano aver partecipato alla zuffa e che poi, al loro arrivo, siano a loro volta fuggiti confondendosi con le altre persone allontanatesi.
Pertanto, essendo in corso gli accertamenti del caso, al momento non vi sono denunce o segnalazioni. Da mesi il Comando provinciale Carabinieri di Ancona ha disposto servizi preventivi mirati con l’obiettivo di aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini e in particolare degli studenti, sia in prossimità degli istituti scolastici che delle fermate dei bus, con risultati significativi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico