Jesi, scippatore arrestato e già libero: fermato di nuovo, sarà espulso

Jesi, scippatore arrestato e già libero: fermato di nuovo, sarà espulso
JESI-  Era stato rimesso in libertà, dopo aver patteggiato due anni e 20 giorni di reclusione e il pagamento di 800 euro di multa, ma con l’obbligo di firma in...

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JESI-  Era stato rimesso in libertà, dopo aver patteggiato due anni e 20 giorni di reclusione e il pagamento di 800 euro di multa, ma con l’obbligo di firma in caserma, nonostante si trovasse clandestinamente sul territorio dello Stato. La sentenza del giudice del Tribunale di Ancona aveva fatto tornare libero il tunisino 35enne arrestato dai carabinieri di Jesi dopo lo scippo della borsa a una pensionata jesina.

Reo di un furto vigliacco, per di più clandestino con un decreto di espulsione datato febbraio, senza lavoro né fissa dimora. Mercoledì sera, il Prefetto di Ancona ha firmato il decreto di espulsione per il tunisino, che è stato accompagnato dai militari presso il centro di permanenza per i rimpatri di Bari-Palese. In udienza, celebrata per direttissima davanti al giudice del Tribunale di Ancona, il tunisino - senza fissa dimora, senza lavoro e che non parla italiano - aveva ammesso le proprie responsabilità. Martedì sera verso le 18,30 lungo via XXIV Maggio ha afferrato la borsa di una donna, 66enne jesina, strattonandola tanto da procurarle la contusione del pollice della mano destra, ed era scappato via inseguito dalla poveretta. Era stato ricnorso e fotografato da due passanti, che così avevano agevolato il suo arresto Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico