Sanguinante in chiesa, forse dopo una lite: sentito dalla polizia il nigeriano soccorso con una ferita all’orecchio

Sanguinante in chiesa, forse dopo una lite: sentito dalla polizia il nigeriano soccorso con una ferita all’orecchio
JESI  - Ubriaco, frastornato e con una ferita sotto l’orecchio destro: così lo hanno trovato alcuni passanti sulle scalette del Santuario delle Grazie, in corso...

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JESI  - Ubriaco, frastornato e con una ferita sotto l’orecchio destro: così lo hanno trovato alcuni passanti sulle scalette del Santuario delle Grazie, in corso Matteotti, a Jesi. Un uomo di origine nigeriana sabato mattina, 1 gennaio, è stato soccorso da alcune persone che, in pieno giorno, lo hanno trovato all’esterno dell’edificio religioso che affaccia su piazza Pergolesi. Immediatamente sono scattati i soccorsi.

 

Sul posto la centrale operativa ha inviato l’ambulanza del 118 con a bordo il personale sanitario. Davanti alla chiesa sono arrivati anche gli agenti del Commissariato di Jesi.
L’uomo lamentava un forte dolore sotto l’orecchio provocato dalla ferita lacero-contusa. Così è stato trasportato all’ospedale Carlo Urbani. Non essendo un taglio di grave entità, però, al Pronto Soccorso gli è stato chiesto di pazientare come accade sempre in questi casi. Per tutta risposta lui ha rifiutato le cure e ha deciso di sua spontanea volontà di abbandonare il nosocomio.


Intanto, però, gli agenti lo avevano già identificato e registrato le sue generalità e, in queste ore, sono al lavoro per capire come possa essersi procurato quel taglio. Non si esclude, infatti, una colluttazione con un rivale, anche se, secondo la polizia, nessuno lo avrebbe visto litigare o essere assalito. Vista la sua condizione psicofisica quel giorno è possibile anche che si sia ferito accidentalmente. Tutte le ipotesi dunque sono al vaglio degli inquirenti. Nessuna pista esclusa. Nel frattempo, per chiarire la dinamica e per scoprire come mai si trovasse su quelle scalette alle 10 del mattino con una ferita sanguinante, gli agenti lo hanno convocato in Commissariato ieri pomeriggio per ascoltare la sua versione dei fatti. Nelle prossime ore si potrebbero avere delle risposte e un quadro più chiaro.

 

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Corriere Adriatico