Risse, urla e ubriachi nel quadrilatero della paura

Risse, urla e ubriachi nel quadrilatero della paura
JESI - Ogni weekend è la stessa storia. Quella che inizia con i fumi dell'alcol, prosegue con il tamtam di chiamate al 112 e 113, per poi finire a bottigliate, a botte e in...

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JESI - Ogni weekend è la stessa storia. Quella che inizia con i fumi dell'alcol, prosegue con il tamtam di chiamate al 112 e 113, per poi finire a bottigliate, a botte e in ospedale. C'è massima allerta da parte del Commissariato e dei Carabinieri alla zona di Porta Valle - via Rosselli - Giacomo Acqua e viale Trieste, per dare una risposta al ripetersi di episodi violenti. Un quadrilatero di vie dove ogni fine settimana si ripetono assurde scene di ubriachezza molesta, di risse e pestaggi fra stranieri, di aggressioni alle forze di polizia che intervengono. Come avevamo già riportato nell'edizione di sabato, a dare in escandescenze venerdì all'alba è stato un magrebino di 32 anni (S.H.) che ubriaco, era scappato da Porta Valle (dove stava in compagnia di due connazionali ubriachi) verso la chiesa di San Pietro Apostolo. Brandiva una bottiglia di vetro in mano e pronunciava frasi sconnesse, minacciando di voler uccidere tutti anche i poliziotti che intervenuti, si sono visti aggredire e scagliare contro una bicicletta. Sono rimasti lievemente feriti e si sono fatti medicare in pronto soccorso. Arrestato per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, era stato anche denunciato (così come i due amici) per ubriachezza molesta. Arresto convalidato, era stato subito scarcerato (il processo sarà celebrato il 21 novembre).


Ma a quell'episodio ne è seguito un altro sabato, in via Giacomo Acqua. Tre albanesi hanno pestato a sangue un marocchino, gli hanno fatto saltare sette denti e lo hanno lasciato riverso a terra dolorante.



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