Prendono il reddito di cittadinanza, fanno gli angeli custodi degli scolari. Ecco cosa cambierà da gennaio

Prendono il reddito di cittadinanza, fanno gli angeli custodi degli scolari. Ecco cosa cambierà da gennaio
JESI  - Saranno quaranta, dal prossimo gennaio, i percettori del reddito di cittadinanza impiegati in città nel progetto “A scuola in sicurezza”. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

JESI  - Saranno quaranta, dal prossimo gennaio, i percettori del reddito di cittadinanza impiegati in città nel progetto “A scuola in sicurezza”. Il più corposo fra i Puc – progetti utili alla collettività- avviati sin qui a Jesi per coinvolgere i fruitori della misura di sostegno economico introdotta dal primo governo Conte.

LEGGI ANCHE:

Ciclista mentre va in bici con gli amici finisce in una scarpata e muore a soli 53 anni

 

«Sono tre i progetti in piedi per il coinvolgimento di chi percepisce il reddito di cittadinanza- fa il punto l’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri- il primo a partire riguarda l’attività di portierato presso l’Asp e vede impiegate quattro persone. Altre due, da dicembre, sono impegnate per l’Asp nella attività di erogazione dei buoni spesa. Quaranta operatori da gennaio 2021 saranno impegnati in un progetto a supporto della scuola».


A Jesi, stando ai dati più recenti, sono 472 le persone che hanno usufruito del reddito di cittadinanza. «I Puc, progetti utili alla collettività, in cui possono essere impiegati sono cuciti sulle persone e le loro situazioni – spiega l’assessora-, non è detto che tutti possano essere abili alla partecipazione, magari per difficoltà fisiche o altre problematiche». Le attività del progetto “A scuola in sicurezza” saranno svolte in prossimità dei plessi degli Istituti Comprensivi. Gli operatori stazioneranno davanti alla scuola durante gli orari di entrata e uscita e durante gli orari della ricreazione e accompagneranno gli alunni che attraversano la strada, «senza procedere- specifica la descrizione del progetto- ad alcuna limitazione nei confronti dei conducenti dei veicoli». Previsto che i soggetti coinvolti invitino i minori ad utilizzare l’attraversamento pedonale e garantiscano supporto agli autisti degli scuolabus, organizzando salita, discesa e seduta degli alunni, verificando le presenze e tenendone il registro. 


Sarà svolta attività di sorveglianza dei piccoli durante i percorsi del piedibus – l’iniziativa che da diversi anni accompagna i bambini che vanno a scuola a piedi- controllando il corretto uso di mascherine e dispositivi di sicurezza e il mantenimento della distanza di alunni e accompagnatori. Fra i compiti previsti anche il riordino degli spazi delle scuole, lavori socialmente utili per la collaborazione con gli operatori scolastici e una maggiore assistenza ai minori, fornire supporto al personale ausiliario delle scuole nelle attività di pulizia, igienizzazione e sistemazione degli ambienti. Ogni beneficiario del reddito di cittadinanza può, in base alla normativa, essere tenuto ad un impegno nei Puc di almeno 8 ore settimanali e fino ad un massimo di 16. I progetti fanno capo ai Comuni e debbono riguardare gli ambiti sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela di beni comuni e altre attività di interesse generale. Quattro sono i percettori già impiegati per la “Accoglienza in Sicurezza” presso la portineria dell’Asp. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico