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JESI - Nuove isole ecologiche smart e corredo di polemiche, arriva un parziale correttivo: almeno i maxi cassonetti automatizzati installati sulla parte alta di Corso Matteotti nei pressi dell’Arco Clementino, che al loro apparire avevano scatenato critiche sia per l’ingombro sia estetiche, saranno spostati, sfruttando lo spazio dirimpetto del cortile dell’ex laboratorio analisi del vecchio ospedale. L’amministrazione comunale ha fatto richiesta all’Ast in qualità di proprietaria di «poter posizionare l’isola nell’area sita all’interno dell’ex Ospedale di Viale della Vittoria lato ex palazzina analisi, nella medesima posizione di quella tradizionale preesistente».
L’accordo
E l’Ast ha acconsentito, «a condizione che venga garantito il passaggio agli utenti del Sert e che venga garantita la manutenzione dell’area verde circostante».
Le nuove isole sono state sistemate lungo via Mura Occidentali, Corso Matteotti (ex Ospedale), via XX Settembre (Circolo Cittadino), piazza Oberdan, via XV Settembre, via Mazzini, via Mura Orientali e piazza Baccio Pontelli. Estendono anche alla parte più in evidenza del centro un sistema di raccolta che, con le prime tredici isole automatizzate, era già stato introdotto a Piazza Spontini, Largo Saponari, l’Arco Clementino, Via Posterma, Via delle Terme, Via Francesco di Giorgio Martini, Vicolo Amici, Piazza Federico Conti, Via Farri, Costa Mezzalancia, Piazza Nuova e, con la primissima sperimentazione, Piazza Sansovino. Per Giancarlo Catani (Per Jesi), che a riguardo aveva presentato una interrogazione in Consiglio, «cassonetti estremamente ingombranti, in alcuni punti eccessivi a scapito dei parcheggi e in una posizione difficile da usare, in altre zone discutibili anche dal punto di vista del decoro per cittadini e visitatori».
La strategia
Sul punto l’assessore Alessandro Tesei aveva fatto presente: «I nuovi cassonetti sono ingombranti come lo erano i vecchi (i tradizionali in plastica, nda), che venivano spostati qua e là. Con gli attuali c’è ordine nel posizionamento sulla sede stradale. Questi nuovi contenitori per i rifiuti non arrivano dal nulla ma fanno parte di una storia che viene dalla precedente amministrazione. Danno seguito a un processo di cui condividiamo il pensiero, nella direzione del futuro Piano d’Ambito dei rifiuti che uniformerà la raccolta su tutto il territorio».
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Corriere Adriatico