JESI - Nuovo cru in famiglia Pieralisi. Il settore enologico dà il benvenuto a Tenute Pieralisi, che mette il cappello su una nuova era. Cambia la visione e la filosofia in...
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«Con Tenute Pieralisi si afferma la continuità agricola di famiglia tenendo conto del cambiamento dei tempi e dei palati - spiega il presidente Gennaro Pieralisi, facendo un excursus della storia antica del vino citando Mosè e i Greci - Assicuro che il frutto del nuovo progetto è ciò che di meglio potevamo fare. Ci siamo evoluti puntando sui migliori consulenti. Il vino, per esser giudicato buono, deve saper far ballare e cantare il palato».
L’esordio della gamma è con tre etichette: una di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Villaia; due di Rosso Piceno con Caccialepre, affinato in botti di rovere da 50hl, e Re di Ras in tonneau di 5hl. Altrettante etichette nel 2018. L’azienda agricola, che prende il nome dalla famiglia, è nata nel 2012 ma è il corrente mese di settembre ad accendere i riflettori su un «un lavoro fatto con la pazienza che è tipica dell’agricoltura. Nonostante la “follia” di cambiare rotta e l’avanguardia, i tempi li dettano il naturale corso del tempo che riportano alla dimensione umana», commenta orgoglioso del risultato tutto vocato al bio, Andrea Pieralisi, ad. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico