Piazza Federico II, le famiglie Talacchia: «Non ci piace, ridateci la donazione»

La pavimentazione di piazza Federico II
JESI  - «Non abbiamo alcuna intenzione di abbinare il ricordo dei nostri genitori all’attuale sistemazione di piazza Federico II. Invieremo al sindaco, che va...

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JESI  - «Non abbiamo alcuna intenzione di abbinare il ricordo dei nostri genitori all’attuale sistemazione di piazza Federico II. Invieremo al sindaco, che va evidenziato non ha alcuna responsabilità al riguardo, la richiesta di restituzione della nostra donazione». Così le famiglie Talacchia che, ricordano, «dodici anni fa, in nome dei loro genitori scomparsi, Nidia e Marino Talacchia, hanno donato una somma rilevante a copertura della metà del costo del progetto di sistemazione di Piazza Federico II che il Comune di Jesi aveva conferito all’architetto Sergio Morgante».  

 

E adesso il nuovo restyling che, a seguito al trasloco in piazza della Repubblica della fontana dei leoni, è intervenuto a cancellare in buona parte il progetto di allora, non va giù. «Il progetto elaborato era di grande qualità – intervengono i Talacchia - liberava lo spazio occupato dalle panchine e dalle aiuole poste intorno alla fontana delle leonesse, ridisegnava la pavimentazione di pietra arenaria con una raffinata trama costituita dalle linee degli impluvi e da linee di pietra bianca». Dalla piazza, dove stamattina sarà in vigore il divieto di sosta per consentire riprese video e fotografiche utili a realizzare l’app multimediale che ne completerà la revisione, sono oggi spariti albero e aiuola dalla scritta bilingue anche in arabo che, in onore alla figura di uomo fra mondi e culture di Federico II, erano stati inseriti col rifacimento del 2010.

Le critiche sul restyling della piazza

E sono state inserite nella pavimentazione formelle, illuminate a led, e che serviranno in parte anche ad accedere a percorsi culturali, fruibili tramite app in grado di interfacciarsi con i dispositivi smartphone. Ricordano i Talacchia, fra i quali l’architetto Mario che già era intervenuto a criticare l’ultimo intervento: «Una seduta circolare, posta a bilanciare la corte di ingresso al Museo dedicato a Federico II, aveva incisa una scritta in arabo, una delle lingue conosciute e parlate dall’imperatore, che dichiarava quello come il luogo della sua nascita. Sin dal giorno della sua realizzazione l’aiuola circolare è stata la seduta occasionale di molte persone, giovani a chiacchierare tra di loro, adulti in lettura, mamme a controllare i loro bambini giocare nell’intorno».

Secondo i co-finanziatori della progettazione del 2010: «Il nuovo progetto ha distrutto quella raffinata conformazione di piazza, ha inserito un quadrettato di pietra bianca utile a dare informazioni notturne ai turisti, ha realizzato rammendi malformi alla pavimentazione utilizzando pietre di conformazione diversa da quella originaria. Sarebbe opportuno riflettere sul fatto che in poco più di due settimane 5.725 persone hanno interferito con le considerazioni postate in Forum Jesi riguardo alla sistemazione della piazza, i giudizi espressi ci sembrano omogenei ed inequivocabili». Concludono i Talacchia: «Ci sentiamo offesi per quanto accaduto, abbiamo fatto la nostra donazione in modo discreto, non vogliamo essere ringraziati di niente, tuttavia la generosità di chi ha qualcosa in più ed è stato disposto a donarla alla propria comunità, senza nulla chiedere in cambio, va rispettata». 

 

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Corriere Adriatico