JESI - Un ponte di pace attraverso l’Adriatico, disegnato dal volo di un palloncino. La tradizione jesina che la mattina dell’Epifania, giornata dedicata alla Pace,...
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Di qua dell’Adriatico è stato il piccolo Federico Gastreghini, al secondo anno di scuola materna, a lasciare andare via da piazza Federico II il palloncino col disegno di un bimbo e il messaggio «Per la pace, salute e amore di tutti». E dall’altra parte del mare, intorno alle 16,30 dello stesso giorno, è stata la famiglia Stritof a ritrovare il tutto nel bosco vicino al villaggio di Begovo Razdolje, interno montuoso della Croazia, a circa 50 chilometri da Fiume da una parte e 120 km da Zagabria dall’altra. Dopo un viaggio in linea d’aria di circa 300 chilometri compiuto in cinque ore.
La notizia del ritrovamento ci ha messo di più per arrivare a Jesi, solo mercoledì scorso: ogni disegno è accompagnato da un modulo che spiega l’iniziativa dei palloncini della pace in italiano e in inglese e indica l’indirizzo a cui segnalare il ritrovamento.
Sul modulo tornato in città si legge che a trovare il messaggio di Federico sono stati Matija Hristina Malena e mamma Sofia Stritof. Begovo Razdolje, una cinquantina di abitanti a poco più di mille metri di altezza, insediamento più alto dell’intera Croazia, è una frazione della Municipalità di Mrkopalj, 1.200 abitanti.
Nel 2017 il palloncino della jesina Alice Pasquinelli fu ritrovato a Modica, in Sicilia, dalla famiglia Pisana, ospite poi in città lo scorso 6 gennaio. Sottolinea la Consulta della Pace, organizzatrice dell’iniziativa: «Per il secondo anno consecutivo i palloncini, che volano nel cielo e portano il messaggio di pace, vengono raccolti da persone lontane da noi geograficamente ma vicine nel cuore nella condivisione del valore universale della pace». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico