JESI - Già due anni fa Michel Santarelli avrebbe dato segnali di uno squilibrio a sfondo religioso, dedicando attenzioni non gradite (non a sfondo sessuale) a una...
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si è presentato con le valigie», ricorda la mamma. Ma la madre di Michel, Giuseppina, con cui viveva in via Saveri, ha sempre parlato del figlio come di un bravo ragazzo che non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Ora il figlio non è in grado di presenziare all’udienza di convalida in Tribunale per le sue attuali condizioni, secondo il parere dei medici del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Jesi. L’udienza di convalida, pertanto, si terrà in reparto. Il giovane sarà difeso dall’avvocato Mauro Buontempi. Proprio a nome della famiglia il legale esprime tutto il dolore e l’incredulità per quanto accaduto in via Saveri. «Non ho ancora avuto modo di leggere gli atti – dice l’avvocato Buontempi –. Ho parlato con il padre Adriano e la sorella, sono distrutti dal dolore per Michel e per la famiglia Giuliani. Stanno vivendo anche loro un dramma, per le condizioni di Italo, per la morte della moglie e per tutto il dolore provocato alle tre figlie. Ci sono due famiglie distrutte. E’ significativo che l’udienza si svolga in struttura e non in tribunale». La famiglia di Michel è chiusa nel dolore, distrutta tra le lacrime, la vergogna e la disperazione. Michel era seguito da professionisti privati e aveva un supporto educativo.
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Corriere Adriatico