Jesi, lite a colpi di mestolo in mensa Una cuoca finisce sotto processo

Due cuochi in un'immagine di archivio
JESI - Una lite tra cuoche nella mensa scolastica, con tanto di lancio di sugo e colpi di mestolo. Ad avere la peggio, una 50enne di Chiaravalle: era una maschera di sangue...

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JESI - Una lite tra cuoche nella mensa scolastica, con tanto di lancio di sugo e colpi di mestolo. Ad avere la peggio, una 50enne di Chiaravalle: era una maschera di sangue quando il 118 l'ha soccorsa. Dimessa dall'ospedale con 10 giorni iniziali di prognosi, l'Inail le ha riconosciuto 4 punti di invalidità permanente per microlesioni all'arcata sopracciliare e allo zigomo. Per quell'aggressione è sotto processo una 42enne chiaravallese (M.Z.), madre di famiglia, accusata di lesioni personali. L'udienza davanti al giudice del Tribunale di Ancona, è stata fissata per il prossimo 13 ottobre. 

In quella mensa di una scuola elementare di Chiaravalle lavorava da pochi mesi l'imputata che, assistita dall'avvocato Roberto Leali, si difende sostenendo di non aver colpito di proposito la collega. 
Era il maggio del 2013 quando è scoppiata la lite tra le due cuoche nel cucinino della mensa. L'imputata avrebbe colpito in faccia la rivale con un mestolo, spaccandole il sopracciglio. 
Per la difesa però, si è trattato di «un gesto involontario» dopo che l'altra le aveva lanciato del sugo addosso. Ma per l'accusa, è stata un'aggressione a tutti gli effetti: «E' uscita a fumarsi una sigaretta - sostiene l'avvocato Mirco Minardi - invece di soccorrere la collega, nonostante fosse una maschera di sangue». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico