JESI - Una lite tra cuoche nella mensa scolastica, con tanto di lancio di sugo e colpi di mestolo. Ad avere la peggio, una 50enne di Chiaravalle: era una maschera di sangue...
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In quella mensa di una scuola elementare di Chiaravalle lavorava da pochi mesi l'imputata che, assistita dall'avvocato Roberto Leali, si difende sostenendo di non aver colpito di proposito la collega.
Era il maggio del 2013 quando è scoppiata la lite tra le due cuoche nel cucinino della mensa. L'imputata avrebbe colpito in faccia la rivale con un mestolo, spaccandole il sopracciglio.
Per la difesa però, si è trattato di «un gesto involontario» dopo che l'altra le aveva lanciato del sugo addosso. Ma per l'accusa, è stata un'aggressione a tutti gli effetti: «E' uscita a fumarsi una sigaretta - sostiene l'avvocato Mirco Minardi - invece di soccorrere la collega, nonostante fosse una maschera di sangue». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico