Jesi, cacciato dal Pronto soccorso minaccia i medici: "Vi taglio la gola"

Due aggressioni con minacce di morte al Pronto soccorso
JESI - Due aggressioni con minacce di morte ai medici e infermieri del Pronto soccorso dell'ospedale Carlo Urbani in appena una settimana. ...

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JESI - Due aggressioni con minacce di morte ai medici e infermieri del Pronto soccorso dell'ospedale Carlo Urbani in appena una settimana.

Il primo parapiglia, venerdì scorso. Un ragazzo argentino ubriaco ha dato in escandescenze minacciando medici e paramedici, prendendo a calci le porte e gridando lungo il corridoio frasi sconnesse e minacce. Attimi di tensione tanto che una donna in terapia intensiva e attaccata al monitor, ha avuto un malore per la paura. E' stato allontanato dalle forze dell'ordine.

E nella notte tra mercoledì e ieri, verso l'una, la scena si è ripetuta. Stavolta protagonista è un albanese che aveva accompagnato sua suocera (F.S.le iniziali di lei) per un controllo, visto che lamentava dolori allo stomaco da circa una settimana.

Dapprima il giovane ha preteso di restare nella sala visita per tradurre e fornire i dati della donna, poi quando i medici hanno fatto per allontanarlo in quanto dovevano procedere con la visita è iniziato il caos: s'è rifiutato di uscire, insultando i sanitari che hanno dovuto accompagnarlo fuori a forza.

Ha fatto irruzione in un'altra sala di medicazione dove era in corso una visita di un'anziana, ha dato in escandescenze cercando di mettere le mani addosso agli infermieri. "Vi taglio la gola a tutti!", avrebbe urlato fuori di sé, poi ha rubato la cartella clinica della suocera e s'è barricato in una delle stanze di visita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico