La maglia da ciclista per l’addio a Sandro: «Adesso ci faremo ispirare dai tuoi ideali»

La maglia da ciclista per l’addio a Sandro: «Adesso ci faremo ispirare dai tuoi ideal
JESI  - Un uomo di grande valore, un imprenditore illuminato che ha saputo guardare avanti anni luce guidando la sua azienda verso il futuro. E di cui restano ora tracce...

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JESI  - Un uomo di grande valore, un imprenditore illuminato che ha saputo guardare avanti anni luce guidando la sua azienda verso il futuro. E di cui restano ora tracce indelebili, anche se la morte lo ha strappato troppo presto all’amore dei suoi cari. E’ un ricordo commosso e partecipato quello che un mare di gente ha tributato ieri a Sandro Paradisi, presidente della Paradisi srl, stroncato a 60 anni da un arresto cardiaco durante un giro in bicicletta con degli amici. 


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Il feretro coperto di fiori bianchi, la maglietta da cicloamatore del Deb Club e una foto a ricordarlo sorridente a quanti, tantissimi, lo hanno conosciuto e apprezzato come imprenditore, uomo di cultura, leva di solidarietà, punto di riferimento per la sua famiglia e per la società. Stretti al dolore della moglie Alessandra, delle figlie Gaia ed Emma, della sorella Tiziana e della mamma Giuseppina, tanti amici, esponenti del mondo dell’industria regionale e dell’associazionismo locale, il Rotary con il direttivo.

C’erano il sindaco Massimo Bacci col vice Luca Butini e gli assessori Maria Luisa Quaglieri e Ugo Coltorti, il consigliere regionale Enzo Giancarli, gli imprenditori Francesco Casoli, Emiliano Baldi, Luca Gastreghini, Andrea e Gabriele Pieralisi, Mirko Panzarea e Marco Gialletti, Pierluigi Bocchini. Non sono voluti mancare Giovanni e Roberta Fileni, il presidente Confindustria Claudio Schiavoni e la direttrice di Confindustria Marche Paola Bichisecchi con un’ampia rappresentanza del mondo dell’industria delle Marche e persino il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci con il gonfalone, un segno di riconoscenza della comunità colpita dal sisma verso il compianto imprenditore che attraverso la Fondazione Succisa Virescit aveva raccolto fondi per costruire una nuova scuola. La chiesa Regina della Pace gremita fino all’esterno non è riuscita a contenere l’abbraccio delle tantissime persone che hanno voluto salutare per l’ultima volta Paradisi. 

«Sandro era un uomo umile e sincero – ha detto nella sua omelia don Giuliano Fiorentini, un ricordo più da amico che da sacerdote – era pieno di onestà, forza, rispetto e mansuetudine». Tra i tanti ricordi e le letture affidate alla voce di Luca Violini e la musica de “La Vita è bella”, il più toccante è apparso certamente quello della figlia maggiore Gaia, che stava lavorando in azienda con il padre e la zia Tiziana. E proprio lei si è rivolta ai dipendenti e collaboratori, orfani del loro “capo”, chiamati a raccogliere il testimone e portare avanti la Paradisi srl nel ricordo di Sandro. «Ringrazio tutti per l’affetto dimostrato – ha detto con la voce rotta dalla commozione – sarò di poche parole come era mio padre. Se è stato capace di riunirci tutti qui, qualcosa di buono lo ha fatto. Aveva due famiglie, noi e l’azienda. Ora sta a noi andare avanti insieme e portarla avanti facendoci ispirare dai suoi ideali».


I collaboratori della Paradisi srl hanno affidato a Luca Violini un breve messaggio di saluto: «Ci hai lasciato un’azienda bellissima e diversa dalle altre». Gli amici della Fondazione benefica Succisa Virescit, Tonino Dominici e Giuliano De Minicis, hanno parlato dell’amico Sandro come se stesse nella stanza accanto, nascosto ma sempre presente, perché presenti e indelebili sono i segni delle sue idee, coraggio, scelte e generosità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico