Addio Coltorti, papà di Annalisa commerciante gentiluomo

Addio Coltorti, papà di Annalisa commerciante gentiluomo
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JESI - Si è spento a 89 anni Ferruccio Coltorti, padre della campionessa e preparatrice atletica di scherma Annalisa Coltorti. Un pezzo di storia jesina. Conosciutissimo in città per la sua storica attività artigianale di tappezziere in centro, Ferruccio è venuto a mancare a causa di una malattia venerdì pomeriggio, nella sua abitazione in via dell’Orfanotrofio 2, vicino all’hotel Mariani. A dare il triste annuncio è stata la figlia Annalisa, che ha postato un toccante saluto sul socialnetwork Facebook. «Ti vogliamo ricordare così..sei stato un grande uomo e un grande padre. Ciao babbino», scrive la campionessa, confortata da centinaia di commenti di cordoglio e vicinanza da parte di amici, sportivi e semplici conoscenti. I funerali sono stati celebrati ieri, alla chiesa di San Giovanni Battista.


Attorno alle figlie Lorella e Annalisa, alla mamma Laura Cecconi, ai generi Claudio e Carlo, i parenti, si sono stretti i colleghi e amici del mondo della scherma jesina, ma anche tante persone comuni che erano solite frequentare la tappezzeria Coltorti e non hanno dimenticato il suo sorriso. Di Ferruccio apprezzavano la straordinaria umanità, «il buon umore e la sua capacità di avere sempre la battuta pronta per riportare il buon umore». Un padre vecchio stampo, ma di quelli che la vita se la sono vissuta tra mille sacrifici e in grado di apprezzarne ogni sfumatura, anche piccola. Gentile, generoso, sapeva stare al pubblico, con quel modo di fare più da amico di famiglia che da commerciante. Il suo negozio è stato punto di riferimento per tante generazioni. I suoi scampoli di stoffa non finivano mai nel secchio, c’era sempre qualche bambina cui regalarli per farli diventare i vestiti delle bambole. Manca, oggi, questa sua generosità, la semplicità di capire come la fantasia possa trasformare uno scarto in una risorsa. Le ex bambine di oggi lo salutano con commozione, come si saluta un secondo padre. Al termine della cerimonia funebre è stata promossa una raccolta fondi in beneficenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico