Jesi, ladri acrobati in via Severi Presi soldi e oro in una casa

Jesi, ladri acrobati in via Severi Presi soldi e oro in una casa
JESI - I ladri d’appartamento colpiscono ancora. Forse si tratta degli stessi che nelle scorse settimane hanno piegato il quartiere dei giardini pubblici di viale Cavallotti...

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JESI - I ladri d’appartamento colpiscono ancora. Forse si tratta degli stessi che nelle scorse settimane hanno piegato il quartiere dei giardini pubblici di viale Cavallotti con colpi a ripetizione o forse sono altri banditi che però hanno agito con lo stesso modus operandi. Stavolta a essere preso di mira è il quartiere dell’ex Smia, vicino viale don Minzoni. Ignoti hanno messo a segno un furto in via Saveri, in un appartamento situato al secondo piano di una palazzina popolare. 


I malviventi hanno atteso che i residenti uscissero, sabato pomeriggio, per una passeggiata. Si sono arrampicati fino al balcone, forse servendosi dei discendenti delle grondaie, e dopo aver compiuto un’effrazione alla porta-finestra con un arnese in ferro, si sono introdotti all’interno mettendo tutto a soqquadro. Hanno rovistato nelle camere da letto alla ricerca di oro e denaro. Hanno rovesciato cassetti, aperto gli armadi e spostato i mobili. Sono fuggiti con un bottino di oltre 1000 euro in gioielli e oro.

Per i residenti l’amara sorpresa verso le 20, al rientro a casa. Hanno lanciato l’allarme al 113, facendo intervenire le volanti del Commissariato, ma dei banditi non c’era traccia. Un altro furto, solo tentato in questo caso, si è registrato ai danni di un’attività commerciale di via Marconi. Un individuo col volto coperto da un cappuccio scuro aveva divelto la catena della saracinesca del negozio, forse con un arnese o una tenaglia nascosta dentro al giubbotto. 
Sarebbe entrato dentro per rubare, se non fosse stato per la prontezza di riflessi di una residente della palazzina che, accortasi di quell’uomo intento ad armeggiare sulla saracinesca dell’esercizio, lo ha costretto alla fuga. La collaborazione della cittadina si è rivelata essenziale sia per sventare il furto e per mettere tempestivamente gli agenti del Commissariato sulle tracce del malvivente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico