In lacrime per Alberto Rosini, l’anima del Bar Ciro: il dolore di due comunità

In lacrime per Alberto Rosini, l’anima del Bar Ciro: le lacrime di due comunità
JESI  - Un necrologio che ha stretto il cuore di tanti jesini quello comparso qualche giorno fa e che ha ricordato a tutti una pagina di storia della città. Quella...

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JESI  - Un necrologio che ha stretto il cuore di tanti jesini quello comparso qualche giorno fa e che ha ricordato a tutti una pagina di storia della città. Quella scritta dai pomeriggi e dalle serate trascorse al Bar Ciro, oggi Bar Giù a L’Angoletto in corso Matteotti 65.

 

Il necrologio annunciava il decesso di Alberto Rosini, 74 anni originario di Staffolo, ex gestore del Bar Ciro da 1978 al 2000. Un personaggio a Jesi, conosciuto e stimato da tutti, che dopo la pensione ha scelto una vita discreta e ritirata, tanto che anche i vicini storici delle altre attività commerciali confinanti ne avevano perso notizia, fino a quel necrologio, un fulmine a ciel sereno. Alberto si è spento il 24 ottobre scorso, dopo aver lottato contro una malattia. Il funerale si è celebrato il 26 ottobre scorso alla chiesa di Sant’Egidio Abate di Staffolo, il paese natale con cui non aveva mai interrotto i rapporti nonostante fosse venuto ad abitare a Jesi.

Ma nella sua Staffolo è stato sepolto e riposerà. Lascia nel dolore la moglie Emilia Ulissi e i figli Enrica e Massimiliano. C’è commozione in città, per la persona che era Alberto e per i tanti bei ricordi che ha lasciato nelle persone che come clienti fissi o occasionalmente, si sono trovati a vivere le atmosfere del Bar Ciro. Oggi il suo ricordo è più che mai vivo e presente nei cuori di tanti, che hanno partecipato il lutto e la vicinanza alla famiglia. 

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Corriere Adriatico