Difendiamo l'istituto Galilei Studenti mobilitati a Jesi

Difendiamo l'istituto Galilei Studenti mobilitati a Jesi
JESI - Un hashtag e una grande mobilitazione via Facebook per difendere la reputazione della loro scuola. Reagiscono così...

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JESI - Un hashtag e una grande mobilitazione via Facebook per difendere la reputazione della loro scuola.




Reagiscono così gli studenti, dopo l'incendio appiccato sabato scorso da un ignoto piromane, forse uno studente, con un candelotto fumogeno dato alle fiamme in un ripostiglio. A colpi di #difendiamoilGalilei, gli studenti dell'Istituto Galilei di Jesi in queste ore stanno manifestando la loro indignazione contro bulli e teppisti nascosti tra i banchi, ma anche contro il clamore mediatico suscitato dall'episodio. Un clamore che segue quello del 2013, quando un ragazzino fu protagonista di una bravata filmando con il cellulare alcune ragazze mentre si cambiavano negli spogliatoi.



«Negli ultimi giorni si è sentito parecchio parlare della scuola Iis Galileo Galilei di Jesi, la Nostra scuola - scrivono gli allievi della 4/a Aba in una nota diventata manifesto del movimento -. È da studenti che oggi parliamo a voi lettori, perchè non vogliamo che in seguito a diffamazioni e spiacevoli eventi questo istituto venga sminuito. Da qui escono molti ragazzi con un alto livello di preparazione e che raggiungono traguardi importanti».



Ma - sottolineano gli studenti - «sono gli eventi più spiacevoli ad essere messi in rilievo, soffocando così elogi e riconoscimenti. A causa di questa cattiva pubblicità il nostro futuro viene compromesso, riducendo anche la nostra possibilità di ottenere un lavoro. Perciò in questo momento noi studenti siamo qui a lavorare e ad impegnarci insieme per farci sentire, alzando i nostri striscioni per difendere questa scuola».



«Non possiamo perdere credibilità per un atto di immaturità», rilanciano alcuni studenti sui social. Per altri «non è giusto essere ricoperti di ridicolo per un singolo evento negativo» perchè «il clima scolastico che si vive all'interno delle classi è ben diverso; numerose sono le iniziative e i progetti per i quali la scuola ha ricevuto premi e riconoscimenti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico