OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
JESI - Una notte da paura. La miccia della follia accesa dal troppo alcol in corpo e in viale della Vittoria, nei pressi dell’incrocio con viale Papa Giovanni XXIII, sabato sera verso le 21,30 si è scatenato l’inferno. Due giovani sudamericani, completamente ubriachi, hanno seminato il panico tra i passanti e le auto in transito, sferrando calci alle carrozzerie di quelle ferme in coda al semaforo. Urla, spintoni e tentativi di molestare i passanti; per fortuna nessuna delle persone di passaggio è stata aggredita ma qualcuno ha allertato il 112 temendo che la situazione potesse degenerare.
L’intervento
In pochi istanti sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Jesi con il dirigente dottor Mario Sica che ha coordinato il difficile intervento per placare i due esagitati.
Il bilancio
Il bilancio di questa notte di follia è di due agenti feriti, più il dirigente del Commissariato Mario Sica - intervenuto sul posto a coordinare le operazioni - che ha riportato contusioni. Al termine del difficile intervento, gli agenti hanno bloccato i due esagitati nei confronti dei quali è scattato l’arresto. Sono stati ristretti agli arresti domiciliari, come disposto dal Pm di turno. Oggi dovranno comparire davanti al giudice del Tribunale di Ancona per il processo con rito direttissimo: gli vengono contestati i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e percosse. In viale della Vittoria sono anche intervenuti i sanitari del 118 per medicare i feriti, poi accompagnati in ospedale. A seguito dell’intervento sia i poliziotti della volante che il dirigente del Commissariato hanno riportato delle lesioni medicate al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Guariranno con 8 giorni di prognosi, salvo complicazioni. Il parapiglia di sabato si inquadra in una serie di episodi connessi alla problematica della “movida molesta” del fine settimana, quando l’alcol scorre a fiumi e gli eccessi la fanno da padrone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico