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JESI - Azienda Caterpillar da una parte, lavoratori e sindacati dall’altra tornano a incontrarsi oggi, in videoconferenza, ad oltre un mese dall’annuncio della chiusura dello stabilimento di via Roncaglia. E quando manca meno di un mese e mezzo al 24 febbraio quando, in assenza di novità, partiranno i licenziamenti dei 189 assunti a tempo indeterminato (ma la vertenza coinvolge circa 270 persone).
Intanto pare si stiano manifestando interessamenti da parte di soggetti che potrebbero dare un futuro al sito.
Sono i parlamentari marchigiani 5 Stelle a chiedere al titolare del Mise Giancarlo Giorgetti di muoversi su Caterpillar: «Qualche settimana fa abbiamo inviato al ministro Giorgetti una richiesta affinché il governo intervenga e cerchi soluzioni. I parlamentari della Lega non vollero firmare la lettera dicendo che avrebbero parlato direttamente col “loro” ministro. Ad oggi nulla è cambiato e gli operai vedono avvicinarsi con paura il giorno in cui saranno licenziati e non avranno più uno stipendio. Il ministro Giorgetti ha lasciato le crisi che considera minori, cioè con non più di 250 operai, alle Regioni e la palla al presidente Acquaroli, che però ha trovato un muro nell’azienda. Il Ministero ha peso diverso e maggiore esperienza nel trattare casi così gravi in cui un’azienda invia licenziamenti in tronco senza neppure argomentare».
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