OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
JESI - L’ospedale Carlo Urbani di Jesi verso il ritorno alla normalità rispetto alla situazione Covid. Due i malati ancora positivi nel reparto di terapia intensiva, che si è progressivamente svuotato. Si tratta di un 74enne con problemi cardiaci che nonostante il lungo ricovero ancora non si negativizza: le sue condizioni sono gravi e si attende la negativizzazione prima di trasferirlo in Cardiologia come paziente ordinario, per monitorare le problematiche cardiache; e una mamma di 33 anni di origine marocchina residente in Emilia Romagna ma domiciliata a Filottrano, che aveva dato alla luce il suo bimbo prematuro, nonostante fosse positiva al Covid e intubata.
Le sue condizioni sono nettamente migliorate.
Il piccolino, due chili e mezzo, nato prematuro con parto cesareo, era stato ricoverato sulle prime nel reparto di terapia intensiva neonatale del Dipartimento Materno Infantile dell’ospedale di Jesi. Ma nel frattempo si è positivizzato quindi ne è stato disposto mercoledì il trasferimento al Salesi, dove lo raggiungerà presto la mamma, sottoposta a nuovo tampone nella mattinata di ieri.
E’ indispensabile che mamma e piccolo stiano insieme, mentre il papà - anche lui ancora positivo - è in isolamento domiciliare e non può vedere la moglie e la creatura. «Speriamo che siano i nostri due ultimi pazienti Covid - dicono i medici, stremati anche psicologicamente da questo lunghissimo calvario - i nuovi pazienti che necessitano di ricovero li stiamo centralizzando a Torrette, Fermo e Pesaro in base alla disponibilità di posti letto. Tuttavia la Rianimazione dell’ospedale Carlo Urbani è l’unica ad avere a disposizione dei box separati per la terapia intensiva: quindi i box resteranno a disposizione sia per eventuali pazienti Covid che necessitino di essere intubati che per pazienti affetti da malattie infettive gravi che abbiano bisogno della terapia intensiva e di ventilazione meccanica».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico