Addio Massimo Ciavattini imprenditore con la grande passione per il calcio

Addio Massimo Ciavattini imprenditore con la grande passione per il calcio
JESI - Si è spento ieri mattina, all’ospedale Carlo Urbani, Massimo Ciavattini, 64 anni, molto noto in città per l’attività di imprenditore e la...

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JESI - Si è spento ieri mattina, all’ospedale Carlo Urbani, Massimo Ciavattini, 64 anni, molto noto in città per l’attività di imprenditore e la passione del sostegno allo sport e in particolare al calcio, da sponsor e dirigente. Titolare dell’azienda Autospurghi C.M. & C, Ciavattini combatteva con la malattia già da qualche anno ma non aveva perso il coraggio e il piglio coi quali affrontava le sfide dell’attività lavorativa e dell’impegno nello sport e nell’associazionismo. Nel 2004, insieme a Siro Tantucci, Simone Morici e ad Aldo Mancini, padre dell’attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo, Roberto, Massimo Ciavattini aveva fondato la Junior Jesina, della quale da tre anni a questa parte rivestiva anche la carica di presidente.


E oggi a piangerlo e a stringersi intorno al dolore della moglie, Manuela Boccacci, e delle due figlie, Alessia e Silvia, ci sono anche i circa 300 giovani e giovanissimi piccoli calciatori della Junior e le loro famiglie: tutto quel mondo riunitosi attorno all’impianto da calcio in sintetico del Campo Boario, oggi “Paolo Pirani”, con una riqualificazione che in qualche modo era nata da una iniziale intuizione dello stesso Ciavattini e del gruppo di co-fondatori della Junior. «Appena ho ricevuto la notizia, non ho potuto trattenere le lacrime- racconta Aldo Mancini, papà di Roberto al quale è intitolata la scuola calcio della Junior- con Massimo siamo stati al fianco per tanti anni e si era andata creando al campo una vera famiglia. Una persona che si era sempre ben comportata e si spendeva con passione per continuare a migliorare. Siamo stati insieme in questa avventura dall’inizio, Massimo ci mancherà». Al Campo Boario è stato ospite l’ex capitano dell’Inter Zanetti, per lui era stato un bagno di folla, per Ciavattini un momento di gloria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico