La consigliera nostalgica lascia ancora tutti a bocca aperta: «Restaurate le scritte del fascio»

La consigliera nostalgica lascia ancora tutti a bocca aperta: «Restaurate le scritte del fascio»
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JESI  - Lo scorso gennaio sui i muri dell’Anagrafe di Jesi emergeva una scritta, “della potenza e della gloria del lavoro”, a firma di Benito Mussolini. La questione era rimasta sospesa. Ma oggi a riaffermare la necessità di tutelarla è la consigliera Chiara Cercaci, esponente di minoranza, uscita dalla maggioranza di cui faceva parte dopo essersi sventolata, a mo’ di ventaglio, con un tappetino del mouse con la bandiera della Repubblica di Salò.

 

La Cercaci, in una interrogazione, sottolinea che «la parete non era stata ancora intonacata, la scritta fa riferimento o appartiene a un periodo storico del nostro Paese e va salvaguardata come prova ormai pressoché unica ed esemplare di testimonianza dell’epoca, della storia del nostro Paese». In particolare, ricorda , «Benito Mussolini la citava nei suoi discorsi: “…annientare le plutocrazie parassitarie e fare del lavoro, finalmente, il senso della gloria, del valore morale, della potenza dello spirito”. Fra l’altro, rimane prova unica del periodo, dato che l’altra scritta storica riferita a una frase di Mussolini all’ingresso di via Marconi a Jesi su un edificio (“È destino che Roma torni a essere la città direttrice della civiltà in tutto l’Occidente d’Europa”) è stata cancellata a fine dello scorso anno».


La consigliera, specificando che a oggi «nessuna azione da parte dell’Amministrazione sia stata intrapresa», chiede «se corrisponde al vero che la Soprintendenza abbia espresso parere favorevole al restauro della scritta; se vi è un progetto esecutivo, se sono stati programmati i lavori e se l’Amministrazione comunale intende proseguire nel restyling. Inoltre - conclude - se si è a conoscenza della scoperta di altre stanze all’interno degli uffici demografici in cui compaiono frasi storiche del ventennio e, infine, se sono previsti lavori urgenti di riparazione delle tubature e tinteggiatura in attesa da anni». Se ne parlerà domani in consiglio. 

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Corriere Adriatico