Calci e pugni poi anche morsi ai carabinieri: ragazza di 31 anni sballata dall’alcol, arrestata in discoteca

Calci e pugni poi anche morsi ai carabinieri: ragazza di 31 anni sballata dall’alcol, arrestata in discoteca
JESI - Da in escandescenze, in preda ai fumi dell’alcol, e se la prende con le ragazze che, come lei, erano andate in discoteca domenica sera per ballare e divertirsi....

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JESI - Da in escandescenze, in preda ai fumi dell’alcol, e se la prende con le ragazze che, come lei, erano andate in discoteca domenica sera per ballare e divertirsi. «Brutte putt…», l’insulto più frequente con cui bersagliava, indistintamente, chi le capitasse a tiro. Giovani, giovanissime, adulte. Clienti della discoteca o ragazze immagine. Tutte diventavano facile bersaglio.

 

Notte brava e ad alto tasso alcolico quella di domenica sera per una 31enne jesina, italiana e incensurata, che ha dato in escandescenze in un locale. Fuori controllo per via del troppo alcol ingerito, la 31enne dopo aver creato disordini, si è scagliata contro la security e poi contro i Carabinieri.


Il provvedimento

 

La notte brava è finita con un arresto per resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Teatro della vicenda, una discoteca della Vallesina dove la giovane si trovava insieme a degli amici per ballare e fare serata. I disordini sono iniziati nel cuore della notte, verso le 4 mentre la serata era nel suo clou del divertimento. La giovane, in preda ad un abuso alcolico, ha infastidito le clienti, poi quando gli addetti della sicurezza hanno cercato di accompagnarla fuori, ha perso le staffe insultandosi e aggredendoli con una reazione scomposta. Calci, pugni e strilli, tanto che i vigilantes della discoteca hanno dovuto allertare il numero unico 112 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, temendo che la situazione potesse degenerare. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Jesi, che hanno cercato di riportare la ragazza alla calma: ma non c’è stato nulla da fare. 

La reazione 


«Sbirri di m… » ha urlato per poi scagliarsi contro gli operanti con calci, pugni e morsi: era completamente fuori controllo. Uno dei militari è stato morso a un polso, un altro ferito leggermente a un ginocchio con dei calci. Una volta riusciti a bloccarla, i militari l’hanno accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi per essere sedata e tranquillizzata. In ospedale ha smaltito la sbornia ed è stata sottoposta ad un consulto psichiatrico. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per lesioni, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I due militari, rimasti leggermente feriti nel tentativo di bloccare l’esagitata, si sono fatti medicare in ospedale. Per loro una prognosi di cinque giorni a testa. La giovane, una volta dimessa, ha atteso agli arresti domiciliari presso la propria abitazione l’udienza di convalida al Tribunale di Ancona. 


Ieri mattina è comparsa davanti al giudice Paola Moscaroli e al Pm Giovanni Centini. La 31enne, che non ricordava nulla di quella serata alcolica, è stata piuttosto vaga nella sua ricostruzione. I ricordi erano annebbiati dall’abuso alcolico. E se il pubblico ministero ha chiesto la misura degli arresti domiciliari in considerazione dell’aggressività dimostrata dalla ragazza, l’avvocato difensore ha chiesto i termini a difesa. Pertanto il giudice nel convalidare l’arresto ha disposto per la 31enne l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e rinviato il processo al 12 gennaio. 

 

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Corriere Adriatico