Jesi, botte e minacce alla ex fidanzata: «Se mi lasci ti sgozzo». Operaio finisce a processo

Jesi, botte e minacce alla ex fidanzata: «Se mi lasci ti sgozzo». Operaio finisce a processo
JESI «Quando beveva diventava violento e mi minacciava. Un giorno mi disse che mi avrebbe sgozzata se lo avessi lasciato». È uno stralcio della testimonianza...

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JESI «Quando beveva diventava violento e mi minacciava. Un giorno mi disse che mi avrebbe sgozzata se lo avessi lasciato». È uno stralcio della testimonianza resa ieri in udienza da una 37enne che ha portato a giudizio il suo ex compagno con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. I soprusi sarebbero iniziati nel 2014 fino ad arrivare al 2019. In mezzo, tre figli e una convivenza condizionata dal vizio dell’alcol dell’imputato, uno jesino di 40 anni difeso dall’avvocato Luca Pancotti. 

 
Lei ha ripercorso davanti al collegio penale gli episodi di violenza subiti, alcuni dei quali avvenuti davanti ai figli piccoli della coppia. Le discussioni in casa sarebbero anche esplose a causa della gelosia dell’uomo, operaio. «Quando c’erano i litigi - ha raccontato la donna - io scappavo via di casa e talvolta chiedevo aiuto ai miei genitori. Quando non beveva le cose andavano bene. Ma se beveva litigavamo sempre». La procura ha contestato strattonamenti e pugni, anche durante il periodo della gravidanza. E poi le minacce: «Ti sgozzo», «ti ammazzo, ora la faccio finita». 
L’incubo in casa ha spinto la donna a interrompere la convivenza e a cercare un’altra sistemazione con i suoi figli. «Mi ricordo che una mattina - ha detto lei - di prima mattina ha preso la scala e si è arrampicato sulla mia finestra, io stavo dormendo e lui i è messo a bussare urlando che dovevo subito aprire. Ho avuto paura». In un’altra occasione, «quando ero andata a prendere da lui i bimbi, ha iniziato a strattonarmi. Non voleva che portassi via i nostri figli. Ho registrato la scena, per tutelarmi, ma lui ha tentato di prendermi il cellulare». Erano dovuti arrivare i carabinieri. A quella scena avrebbe assistito uno dei tre figli della coppia. La donna si è costituita parte civile con l’avvocato Andrea Nocchi. Il processo proseguirà il 21 giugno con l’audizione di altri testimoni. 

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Corriere Adriatico