Le bollette aumentano di 1, 2 milioni: il sindaco convoca il tavolo sul lavoro

Le bollette aumentano di 1, 2 milioni: il sindaco convoca il tavolo sul lavoro
JESI - Parti sociali, associazioni di categoria, sindacati ma anche Camera di Commercio e Inps, riuniti dal Comune di Jesi al “tavolo permanente per il lavoro”...

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JESI - Parti sociali, associazioni di categoria, sindacati ma anche Camera di Commercio e Inps, riuniti dal Comune di Jesi al “tavolo permanente per il lavoro” convocato il 12 settembre nella sala consiliare. Obiettivo, «monitorare l’andamento occupazionale e economico e formulare specifiche proposte utili al complessivo avanzamento del territorio». L’istituzione di tale sede di confronto era stata fra i punti del programma che, da candidato sindaco, Lorenzo Fiordelmondo aveva annunciato. 

 
La lettera
«La situazione attuale - si legge nella lettera di convocazione - presenta difficoltà evidenti che siamo chiamati ad analizzare insieme e rispetto alle quali l’Amministrazione comunale intende porsi come elemento di supporto istituzionale». Spiega Fiordelmondo, con riferimento in particolare all’emergenza del caro energia che rischia di mettere alle corde tutte le attività, nessuna esclusa: «Avevamo parlato in campagna elettorale di rendere permanente un tavolo con le realtà economiche e sindacali, quanto sta accadendo e gli allarmi che vediamo ne conferma la necessità. Con l’auspicio di agire in modo comune, su un tema dove è evidente il bisogno di risposte nazionali e europee». Chiamate all’appello «tutte le parti sociali, sindacali e datoriali di riferimento del mondo del lavoro e delle attività economiche e produttive del territorio. Oltre a vari rappresentanti delle attività produttive e del mondo sindacale, al tavolo sono stati invitati anche Camera di Commercio ed Inps».


Intanto è l’opposizione composta da Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti, Patto per Jesi a tirare per la giacca la nuova amministrazione comunale sul tema dei rincari in bolletta, anche per l’ente, e delle difficoltà in vista dietro l’angolo. «Sono attesi a breve – afferma il cartello civico - i provvedimenti o quanto meno le intenzioni dell’Amministrazione su questa delicata questione. Certo è che una o più decisioni andranno prese per evitare ingenti conti da pagare per le casse comunali come per quelle dei cittadini che dovranno essere chiamati e sensibilizzati sugli stessi accorgimenti da usare all’interno delle proprie abitazioni. Su questo tema, sul quale al momento l’amministrazione comunale non ha dato segno di interesse, sarà invece importante confrontarsi quanto prima, meglio in una commissione o in un’audizione in cui vengano resi noti i costi previsti e discusse le proposte per attenuarli senza impattare in maniera significativa sui servizi. Crediamo sia argomento di notevole interesse per la cittadinanza che andrebbe immediatamente condiviso».
I costi


Per ciò che riguarda i maggiori costi in vista per l’ente, il sindaco Fiordelmondo ha spiegato: «La previsione degli uffici è ad oggi di maggiori spese in bilancio legate alle utenze per 1,2 milioni. Al momento l’ente può essere in grado di fronteggiarle grazie ad un residuo in cassa di fondi Covid, agli stanziamenti decisi dal Governo proprio per fronteggiare tale situazione e ad altre risorse disponibili. Ma attenzione, perché la previsione è stimata sulla base delle condizioni attuali e non sappiamo ancora che potrà accadere e inoltre non è certo pensabile sostenere un andamento simile a tempo indefinito». 

 

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Corriere Adriatico