JESI - Allarme smog, salgono a 22 gli sforamenti della soglia limite per le polveri sottili registrati dalla centralina di viale del Lavoro. E con gli ultimi superamenti si...
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Siamo già non solo al livello 2 di allarme, che in base alle disposizioni municipali scatta al 15esimo superamento annuale, ma anche al livello 3, che si innesca dopo il terzo giorno consecutivo di sforamenti quando questo avviene fra i 15 e i 35 salti oltre la soglia nell’arco dell’anno. Livello che può comportare come risposta all’allarme polveri sottili il varo della circolazione a targhe alterne. Non se ne è parlato per ora ma l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano e i tecnici comunali dovranno fare il punto. Quello di lunedì scorso, con il valore riscontrato in viale del Lavoro attestatosi a 57.5 microgrammi per metro cubo, è stato il settimo giorno consecutivo di superamento del limite.
Una serie iniziata lo scorso 6 dicembre con 58 microgrammi per metro cubo, proseguita il 7 con il picco di 66,4, con 62,4 nel giorno dell’Immacolata e poi uno dopo l’altro 59,4 (9 dicembre), 52.9 (10), 56.3 (11 dicembre). Sono 22 gli sforamenti annuali, nove nei primi 12 giorni di dicembre. Se il record negativo a livello regionale dei 57 superamenti del 2015 è non più raggiungibile, la quota consentita annuale di 35 è con questi ritmi alla portata. Il regolamento comunale prevede, dopo i 15 giorni negativi in un anno, che scattino gli interventi sul traffico già adottati nel 2015: stop ai mezzi diesel pre euro, euro 1 ed euro 2 (tranne i veicoli commerciali leggeri per i quali il limite si ferma all’euro 1) e a trattori diesel di più vecchia data, ciclomotori e motocicli pre euro per due giorni la settimana nelle fasce 08,30-12,30 e 14,30-18,30.
Ma il livello superiore dell’allerta, che è già stato toccato, può prevedere non solo che lo stop a fasce per i veicoli in questione sia di quattro giorni consecutivi e prorogabili ma anche, recita il Regolamento, la «limitazione dell’accesso e della circolazione per tutti gli altri veicoli, con targhe alterne: consentita la circolazione, nei giorni pari, dei veicoli con le targhe che terminano con cifra pari, nei giorni dispari dei veicoli con le targhe con ultima cifra dispari». Anche se fino a questo non si è mai arrivati, neppure nell’emergenza del 2015. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico